Milano, 14 settembre 2009 – Il prof. Vittori: “Nella capitale i ragazzi sono più responsabili e più attenti ai nostri messaggi. Che hanno già raggiunto un primo obiettivo: a luglio contraccezione di emergenza ridotta del 4,8%”
La “sfida” dell’estate premia Roma: nella capitale i giovani si dimostrano più consapevoli dei rischi del sesso non protetto, più ricettivi ai consigli degli esperti e convinti che in amore serva soprattutto la testa. Meno attenti i ragazzi di Milano, pronti a vivere le avventure in vacanza senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Anche con partner occasionali. Usano raramente strumenti contraccettivi, quasi mai la doppia barriera, pillola e preservativo insieme. La città è sotto stretta osservazione per il più alto tasso di malattie sessualmente trasmissibili in Italia: a partire dal 2000-2001, l’incidenza della sifilide è più che decuplicata e quella della gonorrea più che quintuplicata. E nel capoluogo lombardo è recentemente scattato anche l’allarme cybersex, per la preoccupante diffusione della micro-prostituzione in rete. A Roma invece la mentalità pare più matura, il sesso viene vissuto in modo più responsabile. E le ragazze sono più sensibili all’importanza di una contraccezione sicura. A stilare questa speciale classifica è la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) che, durante quest’estate, ha visitato 10 città italiane con la campagna Scrivi la tua pillola d’amore estivo, consegnando a migliaia di ragazzi la T-shirt “L’amore è” da completare con il proprio slogan e la guida tascabile Travelsex, con la traduzione delle “frasi salvavita” e i consigli per evitare sgradevoli sorprese. “Il primo obiettivo è già raggiunto: a luglio le vendite della “pillola del giorno dopo” in Italia sono calate del 4,8% rispetto ad un anno fa – spiega il prof. Giorgio Vittori, presidente SIGO –. Un successo che giunge dopo anni in cui il trend era in costante e forte crescita, a sottolineare come, quando riusciamo a raggiungere i giovani, questi siano aperti e comprendano la necessità di comportamenti responsabili. I nostri messaggi ci pare stiano lentamente penetrando, anche se con differenze geografiche”. I ragazzi sono stati coinvolti in un gioco: inventare lo slogan dell’estate, scriverlo su una maglietta e portarselo “cucito” addosso. Le migliori frasi sono state pubblicate e votate sul sito www.sceglitu.it: ha vinto Fulvia, 24 anni, di Modena con “L’amore è… sentimento in libertà da scambiarsi con serietà”. La premiazione è avvenuta ieri sera, durante una festa dedicata nella discoteca Alcatraz, partner nel progetto, alla presenza della campionessa olimpica Margherita Granbassi, madrina dell’evento. “Travelsex rappresenta un esempio fra i più riusciti ed innovativi di come si possa fare educazione in modo piacevole e accattivante per i giovani e giovanissimi – ha commentato la Granbassi. Fra le città coinvolte anche Bari, Firenze, Perugia, Venezia, Torino, Bologna e Genova.Sono stati distribuiti in totale oltre 300.000 opuscoli e il progetto ha visto un forte coinvolgimento del mondo dello sport. Hanno infatti partecipato grandi campioni olimpici come Diana Bianchedi, oggi presidente della Federazione Atleti del CONI, con la frase “L’amore è… il miglior compagno di squadra”, Antonio Rossi “in amore, l’importante è partecipare” e Giovanna Trillini, che ha scritto “l’amore è… parte della nostra vita”.
Se a Roma i giovani sembrano più maturi e a Milano più disattenti, le differenze anche fra le altre città sono evidenti: Venezia è la più romantica, con una prevalenza di slogan dedicati al sentimento e all’innamoramento (l’amore è… guardarsi negli occhi e capirsi al volo). Torino la più “anticonformista” con molte frasi a doppio senso, ammiccanti o ironiche (l’amore è… quell’azione da compiere almeno una volta al giorno). A Bologna i ragazzi hanno partecipato al gioco soprattutto in gruppo o in coppia. A Genova si sono presentati anche molti genitori interessati a ricevere maggiori informazioni sul progetto. “Dal nostro tour estivo abbiamo ricavato spunti significativi per pianificare al meglio la nostra attività futura – continua Vittori -. Non ci fermeremo: la battaglia a favore della sessualità consapevole, per preservare salute e fertilità è una nostra priorità”. Come emerge dai dati SIGO, riportati anche nell’opuscolo Travelsex, l’Italia non brilla infatti nel confronto con altri Paesi europei su questi temi: il 91% delle donne ceche considera la contraccezione parte integrante della propria vita di coppia; in Svezia, dal 1955 l’educazione sessuale fa parte dei programmi scolastici; il 74% degli spagnoli fra i 20 e i 20 anni dichiara di utilizzare metodi sicuri. In Francia utilizza la pillola anticoncezionale il 40% delle donne, così come in Portogallo. In Olanda, che detiene il record continentale, ben una su due.