Medici, Istituzioni e associazioni uniti per stimolare il dibattito e la formazione sulla salute riproduttiva. Focus sulle fasce più deboli. Coinvolto il ministero per le Pari Opportunità
Roma, 4 dicembre 2007 – In Italia crescono le richieste di interruzione di gravidanza per le minorenni (più 10,7% dal 1999), gli aborti fra le immigrate rappresentano il 30% del totale e la contraccezione è ai minimi europei (solo il 29% delle donne usa la pillola). Per migliorare l’educazione sessuale nel nostro Paese nasce l’Osservatorio Nazionale sulle Abitudini Sessuali e i Comportamenti Contraccettivi, promosso da Società scientifiche, Istituzioni e associazioni. Un organismo permanente per assicurare le informazioni necessarie a una vita riproduttiva e affettiva matura e responsabile. In primo luogo, per le categorie più deboli, come giovanissime e immigrate: proprio loro sono al centro del primo convegno nazionale “Sessualità e scelte consapevoli. Quale informazione per le donne ‘a rischio’?”. L’iniziativa con cui l’Osservatorio inaugura la propria attività si svolge oggi all’Istituto San Gallicano di Roma. “Purtroppo l’educazione sessuale nel nostro Paese è ancora insufficiente – afferma il prof. Emilio Arisi, membro dell’Osservatorio e Consigliere della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) –. Un’ignoranza che può determinare conseguenze anche molto gravi per la salute fisica e psichica della donna”. “E che rischia di creare discriminazioni pesanti nell’accesso ai servizi, pregiudicando il diritto alla salute – aggiunge il prof. Aldo Morrone, Direttore dell’ Istituto per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà e consulente del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità – . È compito delle Istituzioni garantire a tutti le informazioni necessarie e prevedere strumenti e norme per l’esercizio di questo diritto. Per questo il Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità ha patrocinato questo Convegno e l’Osservatorio”.
L’idea di istituire un Osservatorio nazionale nasce all’interno della campagna “Scegli tu”, il programma di informazione sulla contraccezione pensato e coordinato dalla SIGO. “Sarà uno strumento di servizio per operatori e decisori – afferma il prof. Arisi – . Un punto di indagine e approfondimento privilegiato, capace di cogliere le nuove emergenze e individuare possibili modelli e soluzioni applicabili”. L’Osservatorio intende anche farsi promotore del dibattito su questi temi, senza atteggiamenti ideologici, ma ponendosi come obiettivo la salvaguardia della salute. “Proprio per questo – continua Arisi – la nostra prima iniziativa è questa giornata di approfondimento. Le gravidanze indesiderate fra le under 19 sono in aumento nel nostro Paese, – continua il prof. Arisi -. Sono casi drammatici per la gravità e le pesanti ripercussioni sulla psiche e le condizioni sociali della donna e della sua famiglia. È dimostrato inoltre che le adolescenti cadono più facilmente vittime di aborti clandestini. Una gravidanza a questa età presenta importanti ripercussioni mediche e sociali, sia che si decida di interromperla che di portarla a termine. E le nostre ragazze non sono abbastanza informate: la “prima volta” è senza precauzioni per una su tre, il 30% continua a sfidare la sorte, senza utilizzare alcun metodo contraccettivo oppure facendo affidamento sul coito interrotto (20%)”. Ma ancora più allarmante è la mancanza di conoscenza fra le donne straniere che risiedono nel nostro Paese. “In Italia, a fronte di una diminuzione generale del numero di aborti, si registra invece un trend in costante aumento fra le immigrate – commenta il prof. Morrone – . Nel 2005 hanno rappresentato il 29,6% del totale degli interventi richiesti. Il segno evidente che il nostro sistema, sociale e sanitario, non riesce ancora a rispondere in maniera adeguata alle esigenze di tipo educativo, informativo e assistenziale di questa fascia di popolazione, più vulnerabile e spesso esclusa dalle tradizionali reti di sostegno”. Di fronte a questi dati, uno dei problemi è la mancanza di un chiaro percorso di riferimento, che coinvolga le diverse figure che la giovane donna si trova di fronte: dal genitore all’insegnante, al medico di famiglia, al ginecologo. Tutte professionalità presenti nell’Osservatorio. Anche in relazione a fenomeni “nuovi”, come le mutilazioni genitali femminili, le differenze culturali e i mutamenti della nostra società. Proprio per questo il progetto “Scegli Tu” si è arricchito negli ultimi mesi di numerosi strumenti innovativi pensati proprio per rispondere alla molteplicità dei bisogni emergenti. Oltre all’Osservatorio, oggi viene presentata anche “SMS – Scegli Metodi Sicuri”, la prima fiction in 3D per migliorare l’educazione sessuale delle ragazze italiane. Nei mesi scorsi è stato attivato un numero verde gratuito per rispondere a dubbi su sesso e contraccezione (800 555 323 tutti i giorni feriali dalle 14 alle 17), uno spazio dedicato alla salute della donna su Second Life, sono stati inoltre inseriti filmati di informazione su you tube. Maggiori informazioni si trovano sul sito www.sceglitu.it.