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10 Luglio 2013

ROLANDO BIANCHI: “CAMPIONI A TAVOLA PER DARE UN CALCIO ALL’OBESITÀ!”. GLI ONCOLOGI E I CALCIATORI IN CLASSE PER INSEGNARE LA PREVENZIONE

Torino, 6 dicembre 2012. Il Liceo “Cattaneo” di Torino ospita la sesta tappa della campagna educazionale AIOM “Non fare autogol”

“Ragazzi, se volete essere i numeri uno a scuola, nello sport e nella vita fate attenzione a cosa mangiate! Dalla colazione alla cena, passando per pranzo e merenda, mettete in pratica i consigli di noi sportivi: occhio agli alimenti molto calorici e ricchi di grassi, così come alle bibite zuccherate. Via libera alla frutta e alla verdura: se anche non vi piacciono, dovete mangiarne in grande quantità!”. Ecco i consigli di salute di Rolando Bianchi, capitano granata, prof. per un giorno al Liceo “Carlo Cattaneo” di Torino in occasione della sesta tappa del progetto “Non fare autogol”. Dopo il successo delle prime due edizioni, torna la campagna promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione AIOM, per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga dai tumori. “La prevenzione del cancro passa sempre di più dagli adolescenti – sottolinea il prof. Massimo Aglietta, Direttore del Dipartimento clinico dell’IRCC di Candiolo –: pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane età, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi. La scorretta alimentazione è uno dei fattori di rischio più gravi anche in Piemonte: il 20% dei giovani piemontesi tra gli 8 e i 15 anni è in sovrappeso, mentre il regolare consumo di frutta e verdura riguarda soltanto il 15% degli adolescenti. Dati allarmanti, perché oltre il 30% dei tumori è direttamente collegato a una dieta sregolata e l’obesità è uno dei principali fattori di rischio oncologico: molti casi di cancro potrebbero quindi essere evitati mangiando in modo sano. È per questo che sensibilizzare e informare i teenagers ha un ruolo fondamentale”. Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). “I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi – continua Massimo Aglietta –, ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione può fare la differenza. È questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti messaggi di salute”. Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un “Tour della prevenzione oncologica” in 16 città, con i più importanti campioni del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Cambiasso a Diamanti fino a Balzaretti, con il CT della Nazionale Italiana Cesare Prandelli. “Per noi è un onore partecipare a iniziative così importanti – dichiara Bianchi –, perché in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi e cerchiamo di dimostrare che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. In Piemonte nel 2010 si sono registrati 23.192 casi di tumore (in aumento rispetto al dato di 23.088 del 2009), con 10.595 decessi (in calo rispetto al dato di 10.705 del 2009). Sempre nel 2010, le persone viventi colpite in passato da una neoplasia erano 179.855 (in aumento rispetto al dato di 175.181 registrato nel 2009).
Il progetto Non fare autogol, la cui terza edizione è resa possibile da un educational grant di Bristol-Myers Squibb, può contare su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani: dalle pagine facebook (http://www.facebook.com/NonfareAutogol) e twitter (http://twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono partecipare al “Quiz della salute”: 15 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi che avranno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che ritira un premio direttamente dalle mani del campione di serie A. Sempre dal sito è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto, che viene distribuito ai ragazzi che partecipano agli incontri con gli oncologi e i calciatori. La terza edizione, inoltre, può contare su un media partner di primo livello: AIOM ha stipulato un accordo con Rai Sport, per cui tutti gli incontri vengono trasmessi in diretta sul canale 57 del digitale terrestre e online in streaming sul sito www.raisport.rai.it.
Nelle prime due edizioni sono stati raggiunti migliaia di studenti grazie al contributo di campioni come Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Perrotta, El Shaarawy, Chiellini, Giovinco, Montella, Rocchi, che completano la “squadra della prevenzione” dell’AIOM. “Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud – conclude Aglietta -, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione. Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie ma anche alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione oncologica, come il progetto Non fare autogol”.

Autore Davide Antonioli

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