26 Giugno 2008
PROTESI D’ANCA: NUOVA TERAPIA ANTICOAGULANTE CONTRO LA TROMBOSI VENOSA PROFONDA
Pubblicati oggi su Lancet i risultati dello studio Record 2, ottenuti con l’uso di una molecola orale di ultima generazione. Coinvolti oltre 2500 pazienti
Milano, 26 giugno 2008 – Si chiama Rivaroxaban, l’innovativa molecola per uso orale, che si è dimostrata una valida alternativa al trattamento standard attualmente in uso, costituito dall’eparina, nella prevenzione degli eventi tromboembolici gravi, possibili complicanze delle operazioni di protesi d’anca. È quanto emerge da RECORD2 (REgulation of Coagulation in major Orthopedic surgery reducing the Risk of DVT and PE), studio prospettico di fase III che ha coinvolto 2509 persone sottoposte a sostituzione completa dell’anca e pubblicato sulla versione online di Lancet. Ecco i dettagli dello studio: rivaroxaban, somministrato per 5 settimane alla dose di 10 mg, riduce il rischio relativo di eventi tromboembolici, come trombosi venosa profonda ed embolismo polmonare, di circa l’80% rispetto alla terapia con enoxaparina applicata in questo studio (40 mg per via sottocutanea per 2 settimane). Occorre comunque tenere in considerazione, per quanto riguarda questo dato di efficacia, la diversa durata dei due trattamenti. Gli eventi avversi non sono invece risultati diversi da quelli della terapia standard. In particolare i sanguinamenti maggiori, che rappresentano l’effetto collaterale più temibile, si sono verificati con la stessa bassissima frequenza della terapia standard con enoxaparina, nonostante quest’ultima sia stata utilizzata solo per 2 settimane, mentre rivaroxaban per ben 5 settimane. Durante le procedure di chirurgia maggiore per sostituzione di anca e ginocchio, il tromboembolismo venoso, che comprende trombosi venosa profonda ed embolismo polmonare, è una condizione che può mettere a rischio la vita. In questi interventi, la formazione di coaguli nelle vene si manifesta nel 40-50% dei casi e, se non si interviene preventivamente, le conseguenze sono gravi. Negli Stati Uniti e in Europa nel 2005, sono state stimate almeno 815.000 procedure di sostituzione dell’anca e 761.000 del ginocchio, con un trend in crescita negli anni successivi. Solo in Italia ogni anno si effettuano 70.000 interventi di protesi d’anca. RECORD2 fa parte di una serie di 4 studi clinici (Record) di fase III, svolti in Europa e Stati Uniti, che hanno interessato 12.729 pazienti sottoposti a chirurgia maggiore dell’anca o del ginocchio, ai quali è stato somministrato rivaroxaban orale in alternativa all’eparina a basso peso molecolare per via sottocutanea o endovenosa.