MEDIA TUTORIALEPATITE B: IL PERCORSO DELL’INFEZIONE
Roma, 24 febbraio 2006 – Aumentare la consapevolezza sui rischi dell’epatite B e la conoscenza della malattia. E’ questo l’obiettivo del seminario che riunisce oggi a Roma alcuni tra i massimi esperti italiani del settore: il Prof. Antonio Craxì di Palermo, il Prof. Giampiero Carosi di Brescia e Mario Rizzetto di Torino. I portatori cronici del virus dell’epatite B – spiegano gli esperti – se trascurano la loro condizione, rischiano di sviluppare scompenso epatico, cirrosi o cancro al fegato. Questo avviene perché il virus dell’epatite B può causare un’infezione cronica che porta il sistema immunitario del paziente a non elaborare una efficace risposta protettiva. E poiché i sintomi sono spesso vaghi, non specifici si può anche verificare che, per assenza di una sintomatologia conclamata, la diagnosi venga fatta casualmente nel corso di visite mediche di routine, in ambito lavorativo o militare.
Il problema epatite B nel mondo ha dimensioni notevoli: un terzo della popolazione totale ha contratto l’infezione e gran parte dei portatori del virus responsabile, l’HBV, non ne sono consapevoli. Ma aver contratto la malattia può significare conseguenze anche gravi come l’evoluzione in cirrosi ed epatocarcinoma, altro argomento di cui si discute nel corso del seminario. E tra i temi affrontati, il punto sugli strumenti a disposizione per effettuare la diagnosi, da quelli più tradizionali alle più recenti ed innovative metodiche non invasive. Uno spazio è inoltre dedicato al vaccino, in Italia obbligatorio dal 1991, alla necessità di informare la popolazione sulla differenza tra le diverse forme di epatite e sulle opportunità terapeutiche per limitare la progressione della malattia epatica nelle persone con infezione cronica, rallentando la riproduzione del virus.