Firenze, 5 marzo 2013 – Toscana al primo posto in Italia per il consumo pro-capite. Allarme adolescenti: il 57% dei 13enni e l’82% dei 15enni alza il gomito regolarmente. Il capitano viola spiega come le regole dello sport valgano anche per battere i tumori. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI.
Sicuramente sapete che bere alcolici in modo eccessivo fa male alla vostra salute, ma oggi sono qua per dirvi che farlo è veramente da stupidi. Pensate di divertirvi di più? Ma se il giorno dopo non vi ricordate nemmeno cosa avete fatto? Ubriacatevi sì, ma di sport e attività fisica!”. Un professore davvero speciale è salito in cattedra questa mattina al Liceo “Machiavelli” di Firenze: è Manuel Pasqual, capitano della Fiorentina, protagonista della tredicesima tappa del progetto educazionale “Non fare autogol”. Dopo il successo delle prime due edizioni, prosegue la campagna ideata e promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare ai giovani come tenersi alla larga dai tumori. “La prevenzione del cancro passa sempre di più dagli adolescenti – afferma la dott.ssa Angela Ribecco, Direttore dell’Oncologia Medica presso l’Ospedale S. Giovanni di Dio di Firenze e Coordinatore Regionale AIOM per la Toscana –: pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane età, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi. L’alcol è uno dei fattori di rischio più gravi e diffusi in Toscana: la nostra regione è al primo posto in Italia per il consumo pro-capite di alcol. La quota di bevitori di almeno una bevanda alcolica è pari al 73% contro il 69,1% della media italiana. Tra i giovani, più dell’80% dei 15enni dichiara di bere molto spesso. Sono dati preoccupanti, perché a quell’età l’organismo non è in grado di ‘digerire’ grandi quantità di alcol e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione. Sensibilizzare e informare i teenagers su questi aspetti ha quindi un ruolo fondamentale”. Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). “I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi – continua la Ribecco –, ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione può fare la differenza. È questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti messaggi di salute”. Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un “Tour della prevenzione” in 16 città, con i più importanti campioni del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Diamanti a Destro, con il CT della Nazionale Italiana Cesare Prandelli. “Per noi è un onore partecipare a iniziative così importanti – dichiara Pasqual –, perché in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi. E cerchiamo di dimostrare che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. Secondo le stime relative al 2010, l’incidenza di tutti i tumori in Toscana è stata di 18.275 (in aumento rispetto al dato di 18.234 del 2009), con 8.266 decessi (in calo rispetto al dato di 8.392 del 2009). Sempre nel 2010, le persone viventi colpite in passato da una neoplasia erano 142.449 (in aumento rispetto al dato di 139.000 registrato nel 2009).“La nostra azienda è orgogliosa di scendere in campo al fianco degli oncologi – afferma Davide Piras, Presidente e Amministratore Delegato di Bristol-Myers Squibb, che con educational grant rende possibile la terza edizione del progetto –: il nostro obiettivo è veicolare un messaggio così importante e delicato affidandoci a testimonial prestigiosi e di grande impatto come i calciatori di Serie A. Siamo sicuri che i nostri giovani sapranno trarre preziosi insegnamenti dal confronto con i loro campioni del cuore”. Il progetto Non fare autogol può contare su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani: dalle pagine facebook (http://www.facebook.com/NonfareAutogol) e twitter (http://twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono partecipare al “Quiz della salute”: 15 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi che avranno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che ritira un premio direttamente dalle mani del campione di serie A. Sempre dal sito è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto, che viene distribuito ai ragazzi che partecipano agli incontri con gli oncologi e i calciatori. La terza edizione, inoltre, può contare su un media partner di primo livello: AIOM ha stipulato un accordo con Rai Sport, per cui tutti gli incontri vengono trasmessi in diretta sul canale 57 del digitale terrestre e online in streaming sul sito www.raisport.rai.it.
Nelle prime due edizioni sono stati raggiunti migliaia di studenti grazie al contributo di campioni come Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Perrotta, El Shaarawy, Chiellini, Giovinco, Montella, Rocchi, che completano la “squadra della prevenzione” dell’AIOM. “Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud – conclude Angela Ribecco -, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione. Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie ma anche alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione oncologica, come il nostro progetto Non fare autogol”.
Autore Davide Antonioli