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Medinews
17 Settembre 2007

MALATTIE RESPIRATORIE, DALLA RICERCA UN PASSO AVANTI PER LA LOTTA ALLA TUBERCOLOSI

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Assegnato il Premio “Maurizio Vignola” della Fondazione Chiesi a Rodrigo Andres Floto per studi innovativi sulle infezioni da micobatterio resistente ai farmaci

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Stoccolma, 17 settembre 2007 – È un giovane ricercatore inglese il vincitore del Premio intitolato a Maurizio Vignola, bandito dalla European Respiratory Society (ERS) con il sostegno della Fondazione Chiesi, e consegnato durante il congresso annuale che ha portato nella capitale svedese oltre 17.000 specialisti. Tra le malattie dell’apparato respiratorio, oltre ad asma e BPCO, quest’anno l’attenzione degli esperti si è focalizzata anche sulla tubercolosi polmonare, malattia che colpisce in Italia 5 persone ogni centomila, ma che preoccupa per la capacità di resistere all’azione dei farmaci a disposizione. Si tratta di un tema di estrema attualità – in tutto il mondo sono oltre 1.600.000 le morti per questa malattia – e per questo l’ERS ha deciso di assegnare un premio a un giovane ricercatore che si è distinto per i suoi brillanti studi relativi alla risposta immune al micobatterio tubercolare. L’edizione 2007 del premio Maurizio Vignola, pari a 20.000 Euro, messo a disposizione dall’italiana Fondazione Chiesi, è stato perciò consegnato a Rodrigo Andres Floto, impegnato presso il laboratorio del Dipartimento di Medicina dell’Addenbrooke’s Hospital e Università di Cambridge, a proseguire la sua ricerca sui meccanismi adottati dal sistema immunitario rispetto a replicazione e diffusione delle infezioni da mycobacterium tuberculosis.

“Il premio ‘Maurizio Vignola’ è un esempio di come pubblico e privato possano operare in sinergia per favorire – spiega il professor Leonardo Fabbri, Presidente Eletto dell’ERS e Professore di Malattie dell’Apparato Respiratorio presso Università di Modena e Reggio Emilia – il progresso della ricerca e la crescita di giovani specialisti a favore della salute dei pazienti. Chiaramente il fatto che gran parte della ricerca sia finanziata da risorse private può generare preoccupazioni di ordine etico, legate soprattutto ai possibili conflitti di interesse.” Un problema che è all’attenzione dell’ERS, che quest’anno ha iniziato a condurre incontri bilaterali fra la leadership della società scientifica e i vertici di alcune industrie farmaceutiche per approfondire appunto questi aspetti e favorire una collaborazione pubblico-privato per ottenere una sinergia delle rispettive risorse, umane ed economiche. “La comunità europea ha recentemente attivato un progetto, l’Innovative Medicine Initiative – afferma il professor Fabbri – nell’ambito della quale verranno stanziati 2 miliardi di Euro per i prossimi 10 anni, equamente ripartiti fra Unione Europea e industria farmaceutica, per finanziare ricerche accademiche atte ad identificare target terapeutici per le malattie principali. In questa iniziativa, l’ERS è un importante interlocutore con la comunità scientifica.” “Rodrigo Andres Floto è un giovane scienziato che ha già pubblicato molti articoli nelle più prestigiose riviste internazionali. Ed ha un curriculum di grande rilievo. La scelta del vincitore è stata complessa – aggiunge il professor William MacNee, Presidente dell’ERS e Direttore dell’Edinburgh Lung and Environment Group Initiative Colt Laboratory -, in quanto il livello medio dei candidati era di altissimo profilo, al punto che si è deciso di valutare solo i lavori pubblicati in riviste ad impact factor superiore a 10, che quindi non solo specialistiche ma rivolte ad un pubblico medico più generale.” “Lo scopo del Premio e della Fondazione Chiesi è svolgere un ruolo importante nella realizzazione di tre valori per noi fondamentali – spiega il dottor Paolo Chiesi, Presidente della Fondazione Chiesi, Vicepresidente e Direttore Ricerca e Sviluppo di Chiesi Farmaceutici -. La passione per la ricerca di prodotti sempre nuovi, che nasce anche dalla curiosità intellettuale per tutto ciò che rappresenta un cambiamento; la capacità di trasformare in tempi rapidi nuove idee in tecnologie e prodotti da mettere a disposizione della salute pubblica in tutti i Paesi; la consapevolezza del valore e dell’importanza delle persone per la realizzazione di qualsiasi progetto. La Fondazione è nata nel 2005 per contribuire alla diffusione delle conoscenze scientifiche in settori di ricerca di particolare interesse e impatto sociale (neonatologia, pneumologia e cardiologia), in contesti di più ampio respiro rispetto a quelli consueti per un’azienda farmaceutica.”
“Maurizio Vignola, morto prematuramente a causa di una leucemia nel dicembre 2004, è stato senza dubbio il più brillante ed originale ricercatore della medicina respiratoria italiana – chiarisce il prof Fabbri -. I suoi lavori sono stati pubblicati sulle più prestigiose riviste e gli hanno fatto conquistare la stima, la fiducia e, grazie alla sua personalità unica, l’amicizia della comunità scientifica internazionale.”
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