L’azienda francese investe ogni anno il 25% del fatturato in ricerca e sviluppo. Il prof. Ferrari: “Doveroso riconoscimento per il contributo al miglioramento delle cure”
Bologna, 25 giugno 2007 – Un premio per l’impegno nella ricerca. L’Università di Ferrara ha deciso di assegnare un riconoscimento ufficiale al dott. Jean Philippe Seta, CEO del gruppo francese, nel corso del congresso mondiale della International Society for Heart Reserach (ISHR), che si conclude oggi a Bologna, e che vede riuniti oltre 2000 ricercatori impegnati nella lotta contro le patologie cardiovascolari.Le motivazioni per le quali è stato assegnato questo riconoscimento sono che il Gruppo, presieduto dal dott. Servier e guidato dal dott. Seta, destina ogni anno ben il 25% del proprio fatturato alla ricerca in campo bio-medico. “Considero doveroso che il mondo dell’Università e della ricerca riconoscano ufficialmente questo impegno – ha commentato il prof. Roberto Ferrari, Presidente dell’IHSR e direttore della Divisione di Cardiologia dell’Università di Ferrara che ha consegnato, con il prof. Patrizio Bianchi, rettore dell’Università di Ferrara, la medaglia premio che vuole ricordare simbolicamente l’attività di Niccolò Copernico, studente e docente presso l’Ateneo estense –. Il ruolo dell’industria è infatti fondamentale – aggiunge il Prof. Ferrari – per lo sviluppo della ricerca universitaria che deve e può collaborare con il privato mantenendo l’indipendenza alla base dei suoi principi. In questo l’Università di Ferrara è leader come dimostrato dall’elevato numero di spin-off con privati nei campi più diversi. E’ particolarmente rilevante la collaborazione con una industria come la Servier, che si è strutturata in Fondazione no-profit e che investe enormi risorse per mettere a punto molecole sempre più efficaci e sicure per il mondo accademico e clinico per la cura delle malattie cardiovascolari”. “È per me un onore ricevere questo premio nell’ambito del più importante congresso mondiale dedicato alla ricerca sul cuore – ha commentato il dott. Jean Philippe Seta -. Un riconoscimento che sottolinea l’impegno della nostra azienda, che si concretizza anche nel sostegno alle “nuove leve”: Servier Italia destina infatti milioni di euro per sostenere i progetti di giovani ricercatori. Nel nostro Paese ogni anno Servier assegna un premio di 40.000 euro per un giovane studioso su tematiche cardiologiche e, nell’ambito dell’ISHR, un ulteriore premio di 40.000 euro per il miglior lavoro scientifico presentato al Congresso”.