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14 Ottobre 2008

INFLUENZA AVIARIA, 6 MEDICI SU 10 PRONTI ALLA SFIDA “MA IL 96% DEI CITTADINI IGNORA IL PERICOLO PANDEMIA”

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Lo afferma un sondaggio della SIMG. Pronti due opuscoli informativi del Ministero della Salute. Stampati in 360 mila copie saranno distribuiti gratis entro la prossima settimana in tutti gli ambulatori della Penisola

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Roma, 16 novembre 2005 – Sei medici di famiglia su 10 sono convinti che l’influenza aviaria arriverà entro i prossimi 5 anni, il 23% addirittura tra quest’inverno e l’autunno 2006. In ogni caso, il 56% si dice sufficientemente informato sul virus H5N1 per affrontare l’eventuale pandemia e 7 su 10 sono soddisfatti dell’operato del Ministero della Salute. Chi invece è totalmente in balia degli eventi sono i cittadini: per il 96% dei camici bianchi gli italiani sanno poco o nulla dei pericoli e per questo ritiene opportuno (il 91%) avere a disposizione opuscoli informativi da distribuire in ambulatorio. Lo dimostrano le domande che rimbalzano negli studi dei medici di famiglia: il 31% degli assistiti vuole sapere se oggi è ancora sicuro mangiare carne di pollo o degli animali da cortile in genere. Il 24% vuole avere consigli di prevenzione, il 22% più pragmaticamente chiede la prescrizione di antivirali. Il 13% si informa su cos’è la pandemia e il 10% sulla differenza tra l’influenza di stagione e l’aviaria. Sono questi i principali risultati di un sondaggio promosso dalla Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) e a cui, in poco più di una settimana, hanno risposto 4520 ‘dottori’, pari a quasi il 10% dell’intera categoria. Il sondaggio, che intendeva tastare il polso degli operatori sanitari più esposti alle emergenze per valutare dubbi e necessità, ha fotografato una situazione di allerta. “L’impatto mediatico delle informazioni sull’influenza aviaria – sottolinea il presidente della SIMG, Claudio Cricelli – ha provocato grande disorientamento, nei medici ma soprattutto e nei cittadini. Percepiamo distintamente i dubbi e lo sconcerto della gente che non trova risposte comprensibili ed univoche. Gli sforzi degli organi istituzionali – denuncia Cricelli – sono spesso vanificati da allarmismi, di cui non si capisce bene né il significato né il fine”. Per ovviare a queste deficienze e dare un segnale di presenza ai cittadini, la SIMG, ha collaborato con il Ministero della Salute, nella messa a punto di due opuscoli divulgativi di 16 pagine – “L’influenza aviaria: istruzioni per l’uso” e “Preveniamo l’influenza” – che verranno stampati in 360 mila copie e distribuiti negli ambulatori di tutti i medici della Penisola.

“Il medico di famiglia – sottolinea il presidente della SIMG – non vive l’incubo del pollo infetto ma comunque si è preparato”. Nella stragrande maggioranza, il 64%, attraverso canali istituzionali: 35% ha consultato la letteratura, il 16% ha avuto le fonti necessarie dalla società scientifica di riferimento e il 13% dal Ministero. Ministero che, come detto, passa l’esame di ‘aviaria’. Per 1620 medici, pari al 36% dei partecipanti al sondaggio, il dicastero diretto dall’on. Francesco Storace, è promosso a pieni voti: “è intervenuto tempestivamente e sta lavorando bene”. Un po’ più cauti sono altri 1550 colleghi (34%), che imputano alla massima istituzione sanitaria italiana una titubanza iniziale ed per questo barrato la risposta: “non è intervenuto come avrebbe dovuto, ma ora si sta muovendo al meglio”.
Se sull’attività del Ministero c’è dialettica, unanime è invece il giudizio sui cittadini. Per 4360 medici di famiglia – il 96% del totale – gli italiani non sono informati correttamente sui pericoli di una pandemia influenzale, travolti come sono dalle notizie diffuse dai media in generale (56%), dal passa parola di parenti e conoscenti (13%) o edotti dal personalissimo “bignami” raccolto su Internet (5%). Solo il 26% dei medici ‘intervistati’ ritiene di essere il riferimento principale dei propri assistiti. Un po’ poco se si pensa al pericolo di un “fai da te” in caso di vera crisi.
“Da qui – spiega Cricelli – l’iniziativa degli opuscoli, che non vogliono sostituirsi al medico ma, con un linguaggio semplice e una veste grafica gradevole, forniscono ai cittadini alcune informazioni pratiche per non farsi trovare impreparati o spaventati di fronte al virus H5N1. E’ arrivato il momento – conclude Cricelli – di restituire certezza alla informazione. Noi abbiamo pensato di farlo attraverso strumenti semplici in grado di rispondere senza dubbi e senza equivoci alle domande che ciascun cittadino si pone e che spesso rimangono inevase”. Oltre agli opuscoli, la SIMG ha aperto anche due siti, www.pandemia.it e www.influenza.it, aggiornati quotidianamente.
Per chiudere un dato che potrebbe essere di buon auspicio. Per il 42% dei medici di famiglia italiani l’influenza aviaria non sbarcherà sulle nostre coste. La speranza è che abbiano ragione loro.

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