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Sorrento – Il vaccino contro l’influenza protegge il cuore dei pazienti che hanno subito un infarto o un angioplastica, riducendo del 75% i rischi di problemi cardiovascolari gravi. Il dato emerge da uno studio della Fondacion Favarolo di Buenos Aires pubblicato dalla rivista Circulation. Lo studio, che ha coinvolto complessivamente 300 pazienti, 200 dei quali avevano avuto un infarto e 100 avevano subito un intervento di angioplastica, aveva l’obiettivo di verificare l’effetto benefico della vaccinazione antinfluenzale nella prevenzione di infarti e ictus. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: uno è stato sottoposto alla profilassi antinfluenzale, l’altro no. A sei mesi di distanza, l’8% dei pazienti non vaccinati era morto di un attacco di cuore, contro il 2% dei vaccinati. Nel gruppo dei pazienti vaccinati, anche le recidive d’infarto o le ospedalizzazioni sempre per infarto e ictus si attestavano all’11% contro il 23% del gruppo di controllo. “Questo lavoro – spiega il prof. Francesco Perticone, presidente dell’ANCE – conferma dunque il ruolo centrale delle infezioni nelle malattie cardiovascolari, evidenziato anche da altri studi epidemiologici, e sottolinea una volta di più quanto sia importante che i cardiopatici non dimentichino di vaccinarsi. L’influenza è in grado di far scompensare un paziente con insufficienza cardiaca cronica e in alcuni casi di portarlo alla morte”.
Oggi in Italia sono circa 1.500.000 le persone affette da cardiopatia ischemica, la più diffusa tra le malattie cardiovascolari, a rischio grave di subire attacchi di angina o infarti. A questi vanno sommati i circa 4 milioni che presentano una possibilità superiore al 20% di incorrere nei prossimi 10 anni in un evento coronarico. L’infarto del miocardio, in particolare, colpisce ogni anno solo nel nostro Paese circa 160 mila persone, molte delle quali fortunatamente riescono a sopravvivere all’insulto. “Per tutte queste persone la vaccinazione antinfluenzale è dunque equiparabile ad un salvavita: uno strumento di prevenzione che non va assolutamente trascurato. Per questo è necessario informare ed educare i cittadini sulla necessità di proteggersi. Un consiglio che va generalizzato, tanto più ora che, grazie all’accordo tra il ministro Sirchia e l’industria, il prezzo del vaccino è stato ribassato garantendo così un maggiore copertura influenzale e non solo alle categorie a rischio”. Giuliano D’Ambrosio
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