• L’oncologia continua a rappresentare un settore d’intervento decisivo per Bayer, che sta realizzando notevoli investimenti per promuovere la prossima fase di innovazione
• Negli ultimi 10 anni, l’azienda ha costruito un franchising multi-asset e multi-indicazione con quattro prodotti in otto indicazioni e oltre 700.000 pazienti trattati fino ad oggi
• Bayer adotta un approccio mirato a Ricerca e Sviluppo, impegnandosi soprattutto a offrire miglioramenti reali per i pazienti
• Collaborazioni e partnership hanno un ruolo fondamentale nella strategia di Ricerca e Sviluppo di Bayer, andando oltre i sistemi tradizionali
Monaco, 23 ottobre 2018 – Bayer al vertice della ricerca contro il cancro. Negli ultimi 10 anni, l’azienda ha costruito un franchising multi-asset e multi-indicazione con quattro prodotti in otto indicazioni e oltre 700.000 pazienti trattati fino ad oggi. Con la collaborazione di medici e rappresentanti dei pazienti, Bayer ha illustrato il proprio impegno a favore del settore oncologico nel workshop per i media “The Patient Journey on Optimal Cancer Care”, che si è svolto a Monaco nel corso del Congresso 2018 della European Society for Medical Oncology (ESMO). L’onere globale rappresentato dai tumori è in continua crescita e l’oncologia costituisce un settore d’intervento decisivo per Bayer. L’azienda sta realizzando notevoli investimenti con l’obiettivo di sviluppare trattamenti innovativi negli ambiti oncologici caratterizzati dal più elevato potenziale di miglioramenti significativi per i pazienti.
Evoluzione delle tendenze e della medicina di precisione
Negli ultimi 30 anni, la ricerca ha offerto un ampio ventaglio di conoscenze sul cancro dimostrando che il tumore non è una sola malattia, ma esistono centinaia di sottotipi diversi. La medicina di precisione, che contempla anche la comprensione dei fattori alla base di un tumore per combatterlo efficacemente, è stata per lungo tempo l’obiettivo dei trattamenti oncologici.
“Il momento della diagnosi è fondamentale nella terapia dei tumori, soprattutto oggi con la disponibilità di farmaci così specifici da consentire un’oncologia di precisione – sottolinea il Prof. Salvatore Siena, Direttore Oncologia Medica dell’Ospedale Niguarda di Milano -. Nel nostro Paese, quando una terapia a bersaglio molecolare è approvata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), è anche previsto il relativo test di diagnostica molecolare rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale. Sono varie le alterazioni geniche legate a tumori che, se rilevate con i test di diagnostica molecolare, permettono cure mirate: ad esempio l’amplificazione del gene HER2 nel tumore del seno e dello stomaco oppure le mutazioni di EGFR nei tumori polmone, del gene K-RAS o N-RAS in quelli del colon-retto o la fusione di TRK in molti altri tumori. Il settore oncologico è in trasformazione e continuano ad arrivare nuovi farmaci, ed è quindi necessario avanzare anche nel sistema della diagnostica molecolare. Ciò favorisce anche un’ottimizzazione e penso un risparmio per il Sistema Sanitario, perché si riesce a garantire il farmaco mirato solo ai pazienti che con grande probbabilità ne beneficeranno e con minori effetti collaterali. Dunque la diagnostica molecolare di precisione è diventata una parte essenziale e indispensabile dell’avanzamento delle cure, è cioè parallela alla terapia oncologica di precisione”.
“Stiamo adottando un approccio mirato a Ricerca e Sviluppo attraverso la scienza e la collaborazione che promuovono la prossima fase di innovazione”, ha dichiarato Scott Z. Fields, vice presidente senior e responsabile dello Sviluppo oncologico di Bayer. “Insieme al nostro partner Loxo Oncology, stiamo sviluppando un composto mirato per il trattamento dei pazienti affetti da tumori con fusione di TRK, tumori causati da una specifica alterazione genomica. Il composto è attualmente in fase di revisione regolatoria e, se approvato, confermerebbe la promessa della medicina di precisione e rappresenterebbe un cambiamento di paradigma nella modalità di trattamento del cancro, agendo sulla causa anziché sulla sede del tumore, come avviene con gli attuali trattamenti standard in molti casi”.
Un bisogno ancora fortemente insoddisfatto per i pazienti
Nonostante i significativi progressi compiuti negli ultimi dieci anni nell’ambito della ricerca sul cancro abbiano rivoluzionato le opzioni terapeutiche per i pazienti, i tumori restano la seconda causa di morte a livello globale e secondo le stime sono alla base di 9,6 milioni di decessi nel 2018. In linea con il tema del congresso, cioè fornire trattamenti adeguati per la cura del cancro, Bayer affronta un problema importante e complesso per i pazienti in maniera multifattoriale, partendo dalle aree su cui la nostra ricerca è focalizzata, al processo di sviluppo per rendere disponibile il farmaco per i pazienti.
“L’onere cui un paziente oncologico è soggetto è devastante, non soltanto per la tempesta emotiva che li travolge, ma anche per tutti i processi sanitari che trasformano la sua condizione di paziente in un lavoro a tempo pieno”, ha dichiarato Robert LaCaze, Membro del Comitato esecutivo della Divisione Pharmaceuticals (PH) di Bayer AG e Responsabile della Oncology Strategic Business Unit. “In Bayer non ci limitiamo a dare ogni giorno il massimo per sviluppare medicinali che facciano realmente la differenza per i pazienti, ma siamo anche consapevoli del fatto che il nostro ruolo è decisamente più ampio e collaboriamo con gli stakeholder dell’intero ecosistema sanitario per riuscire a sviluppare i medicinali in tempi più brevi, fare in modo che i pazienti siano informati dei nostri studi clinici e offrire accesso alle nostre terapie. Mettiamo i pazienti al primo posto in tutto ciò che facciamo”.
Leadership mirata
Negli ambiti in cui Bayer dispone già di terapie approvate come il tumore epatico, nella cui indicazione sorafenib seguito da regorafenib rappresentano l’unica sequenza terapeutica approvata, l’azienda conferma il proprio impegno per la prosecuzione della ricerca. In occasione del congresso dell’ESMO saranno presentati i dati relativi all’utilizzo reale nelle indicazioni approvate per tali composti, al fine di fornire ai medici informazioni aggiuntive per agevolare le decisioni di prescrizione nei vari contesti. I dati presentati sul tumore prostatico, ricavati dagli studi clinici e dagli studi sull’utilizzo reale, forniscono ulteriori elementi sulla sicurezza e l’efficacia di radio-223 nell’indicazione approvata e l’ampiezza della ricerca dimostra l’impegno di Bayer nell’analizzare l’utilità del radio-223 nel quadro del tumore prostatico, oltre ad approfondire gli studi su altri composti in varie fasi di sviluppo clinico. In tutti i suoi settori di ricerca, Bayer vanta una solida pipeline con diversi progetti in fase di sviluppo clinico, molti dei quali rappresentano potenziali trattamenti di prim’ordine.
“La ricerca continua a essere il cuore della strategia aziendale, poiché siamo convinti che comprendere la scienza sia determinante per la modalità di avanzamento del nostro portafoglio. Per questo ci concentriamo sugli ambiti essenziali d’indagine, tra cui le vie di segnali oncogenici, farmaci mirati a base di torio e immuno-oncologici”, ha proseguito Robert La Caze. “Al contempo, comprendere le esigenze dei nostri clienti – medici, payer e pazienti – è un fattore fondamentale per l’avanzamento del portafoglio, poiché il fine ultimo è quello di fornire ai pazienti nuove opzioni terapeutiche che facciano realmente la differenza offrendo benefici ai nostri stakeholder”.
Le solide partnership rafforzano il nostro impegno nell’ambito di Ricerca e Sviluppo
Nel quadro della strategia di innovazione generale della società, Bayer amplia le opportunità di scoperta e di sviluppo attraverso una serie di accordi strategici con i più importanti centri accademici, altre aziende farmaceutiche e organizzazioni biotecnologiche di tutto il mondo.
“È nostro intento promuovere la creazione di una rete che preveda uno scambio aperto di idee ampliando la nostra visione del trattamento per i pazienti oncologici. Solo fino a poco tempo fa, tuttavia, una voce importante è stata notevolmente trascurata nell’ambito del processo: quella dei pazienti”, ha aggiunto Scott Z. Fields. “Noi di Bayer stiamo lavorando per integrare sempre di più il punto di vista dei pazienti nel nostro processo di sviluppo, ad esempio con gli esiti da loro riferiti nell’ambito degli studi clinici e l’acquisizione e l’implementazione dei loro feedback nelle fasi di disegno ed esecuzione degli studi. Coinvolgendo i pazienti nella fase di disegno dello studio clinico, è possibile anticipare le questioni importanti per loro, il che dimostra l’importanza del loro coinvolgimento sin dai passaggi iniziali”.
L’impegno di Bayer in Oncologia
Bayer è impegnata a fornire scienza per una vita migliore sviluppando un portafoglio di trattamenti innovativi. Il franchise oncologico di Bayer include quattro prodotti in commercio e diversi altri composti in varie fasi di sviluppo clinico. Insieme, questi prodotti riflettono l’approccio dell’azienda alla ricerca, focalizzata su bersagli e processi cellulari con il potenziale di influenzare il trattamento dei tumori.