mercoledì, 4 dicembre 2024
Medinews
27 Settembre 2002

Igiene intima, tutti gli errori delle donne italiane

Al via l’VIII Edizione di ‘Operazione Consiglio’, filo diretto con ginecologi e farmacisti

Milano, 17 aprile 2002 – Le donne moderne sono troppo coperte: slip, salvaslip, collant, qualche volta body, jeans aderenti, stoffe non traspiranti, pantaloni di pelle. Tutti questi strati sovrapposti, insieme a qualche errore nell’igiene intima come la scelta di un detergente troppo aggressivo, spianano il terreno a numerose infiammazioni genitali. L’argomento non è affatto superato, le abitudini di vita sbagliate in Italia sono ancora molto diffuse. “Non tutte le donne conoscono bene la propria anatomia, soprattutto le giovani – afferma la dottoressa Alessandra Graziottin, direttore del centro di Ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano. Alcune non distinguono la vagina dall’uretra. Il problema dell’igiene, dunque, è anche un problema di ‘conoscenza di sé’. Parlarne consente di fornire una serie di indicazioni importanti”. È questo l’obiettivo di “Operazione Consiglio”, un progetto che si ripete da 8 anni a maggio, mese della prevenzione nell’igiene intima e che riscuote un crescente interesse da parte della donne.

“La vagina – spiega Alessandra Graziottin – ha come canale di deflusso la vulva. Se la donna, come oggi spesso accade, usa troppe barriere (salvaslip, slip, collant, body, jeans stretti) coprendo eccessivamente la zona genitale, impedisce la normale evaporazione delle secrezioni come avveniva invece nelle nostre nonne. Con il risultato che il secreto vaginale, più o meno acido, che contiene milioni di germi, finisce per macerare la zona, causando irritazioni, arrossamenti, bruciori. Problema maggiore se l’infiammazione si complica con la presenza della candida (causata da trattamenti antibiotici non bilanciati). Ed ecco che a quel punto noi abbiamo alterato sia l’ecosistema vaginale che il vulvare”.
Errori comuni riscontrati anche nel corso delle telefonate, circa 1.000 pervenute al numero verde di “Operazione Consiglio” nella scorsa edizione. Molte le adolescenti che non solo usano prodotti inadeguati e una smodata quantità di profumo, ma soprattutto si lavano male, in modo aggressivo, rischiando di contrarre più facilmente infezioni o funghi. “È proprio con loro l’approccio più difficile – concorda la farmacista Clara Buccinotti: adottano stili di vita sbagliati, indossano jeans strettissimi, non accettano consigli, ma ciò che è peggio sono del tutto disinformate sull’uso dei metodi anticoncezionali. Dunque è proprio su questa fascia d’età così delicata che il farmacista deve impegnarsi più a fondo, consigliando i comportamenti migliori da adottare per prevenire i piccoli disturbi anche nell’igiene intima”.
Al numero verde si sono rivolte anche donne di mezza età con piccoli disturbi, bruciori o alla prese con i primi sintomi della menopausa. Meno frequenti invece le telefonate delle donne in menopausa da anni, restie a cambiare i prodotti usati da sempre anche in presenza di disturbi causati dalla carenza di ormoni. “Le anziane – spiega ancora la farmacista – rimangono legate alle loro abitudini: cambiano il tipo di prodotto e acquistano prodotti specifici solo se il medico li prescrive”.
Una delle prime regole di una corretta igiene intima consiste nel tenere conto delle varie età e situazioni della vita della donna. “Le fasi più importanti sono l’adolescenza, età dei primi rapporti sessuali, l’adolescenza in amenorrea (senza mestruazioni) – spiega ancora la dott. Graziottin – l’età fertile, il puerperio, la menopausa, l’età senile. In ognuno di questi periodi è necessario mantenere i corretti ecosistemi”.
A seconda delle fasi di vita della donna, il canale vaginale ha un diverso pH “In età fertile – spiega il prof. Walter Gualandri, docente di Genetica medica all’Università degli studi di Milano – il pH vaginale è acido, cioè compreso tra 4,5 e 5. Questo perché gli estrogeni stimolano la produzione di glicogeno, uno zucchero che viene trasformato dalla flora batterica vaginale in acido lattico, sostanza che mantiene stabile il pH acido nel canale vaginale. L’acidità è importantissima per il mantenimento dello stato di benessere dell’ecosistema vaginale: in queste condizioni infatti i germi patogeni (possibili responsabili di infezioni vaginali) non riescono a vivere e a moltiplicarsi. Ecco perché a volte può bastare un prodotto sbagliato, cioè neutro, per alzare l’acidità delle mucose genitali, indebolire i lattobacilli e spianare la strada a germi patogeni”. “Le infezioni vaginali – aggiunge la dr.ssa Maria Moro, Docente di Organizzazione e programmazione sanitaria in ginecologia all’Università ‘La Sapienza’ di Roma – non vanno mai sottovalutate: se trascurate possono talvolta causare anche danni importanti e permanenti all’apparato riproduttivo. È necessario – continua la dr.ssa Moro – che la donna impari conoscersi a fondo e che abbia un buon rapporto con la propria sessualità per riconoscere anche i più piccoli segnali. In questo senso anche l’igiene intima assume un ruolo fondamentale di prevenzione. ‘Operazione Consiglio’ ha proprio lo scopo di sensibilizzare le donne nei confronti della corretta igiene intima”. Organizzata con il patrocinio dell’AIDM (Associazione Italiana Donne Medico) e della FOFI (Federazione dell’Ordine dei farmacisti italiani) e il supporto di Rottapharm, prevede l’attivazione di un numero verde (800564564), la distribuzione di opuscoli informativi sull’ecosistema vaginale in 10 mila farmacie italiane, nei consultori privati e pubblici e negli studi dei ginecologi. È attivo anche un sito Internet www.saugella.it. Nell’edizione 2003 di “Operazione Consiglio” verrà trattato un altro tema fondamentale per la salute della donna, l’infertilità, fenomeno in continuo aumento anche in Italia, dove si calcola che il circa il 12% delle unioni fra persone in età fertile si conclude senza la nascita di un figlio.
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