Il presidente Giorgio Vittori: “I principali nemici della riproduzione sono l’età, le malattie sessualmente trasmesse e gli stili di vita: pensateci fin da giovanissime”
Roma, 11 settembre 2008 – La fertilità è un patrimonio che va difeso: non perdete di vista l’orologio biologico. L’appello arriva dal presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, prof. Giorgio Vittori che, in un video su you tube http://it.youtube.com/watch?v=_Na6H7hlFKI spiega: “Spesso le donne sottovalutano l’importanza dell’età, ignorando alcuni dati fondamentali: la fertilità femminile è massima fino ai 20 anni, si dimezza intorno ai 35, scende al 10% dopo i 40 anni. Questo non significa che chi ha oltrepassato questa soglia debba disperare, ma è importante ricordarsi di considerare anche questo aspetto nella pianificazione della propria vita familiare e professionale”. La fecondazione assistita può essere una soluzione per “riparare” quando si è atteso troppo? Non sempre, anche se in Italia nel 2006 hanno scelto questa via 52.206 coppie. Anche in questo caso l’età avanzata è infatti un fattore che riduce le possibilità di successo: se a 30 anni il 30% dei tentativi riesce, dopo i 45 solo l’1%. I ginecologi della SIGO, a meno di un mese dal loro congresso nazionale (Torino, 5-8 ottobre) puntano quindi sulla rete per informare soprattutto le giovanissime. “Scegliamo you tube per parlare a ragazze che spesso non si pongono nemmeno il problema della futura maternità – spiega Vittori – anzi, sono spesso preoccupate solo di evitare gravidanze indesiderate, senza rendersi conto di quanto sia delicato l’equilibrio che regola la biologia femminile”. Il tempo che passa non è infatti il solo nemico della fertilità: “È altrettanto importante proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili, che possono compromettere per sempre la capacità riproduttiva – aggiunge il prof. Vittori – . Non bisogna pensare solo all’AIDS, ma anche a patologie molto diffuse come herpes genitale, candidosi o chlamydia, aumentata tra le giovanissime di 6-10 volte in 10 anni”. Altri “imputati” sono anche alcol, fumo e uno scorretto regime alimentare: l’eccessiva magrezza può causare irregolarità mestruali fino a sopprimere del tutto l’ovulazione, mentre l’obesità può interferire con il funzionamento del sistema ormonale.I video su you tube sono solo uno dei modi che la SIGO ha individuato per ampliare il dibattito intorno ai grandi temi della ginecologia “Questioni – spiega Giorgio Vittori – che per loro natura, superano i limiti della salute per invadere l’ambito sociale, la politica, il costume. Nel caso della fertilità, ad esempio, i motivi che spostano sempre più in avanti l’età del primo parto sono da ricercare nel nostro sistema economico, nel mutato ruolo femminile e nella nuova “fisionomia” del mondo del lavoro”. Per questo abbiamo ritenuto che fosse necessario prevedere, anche all’interno del nostro Congresso, un momento di confronto vero e forte con il mondo “laico”, e in particolare con le donne”.
Per raggiungere questo obiettivo la SIGO ha attivato spazi di confronto utilizzando i new media: la rete ma anche second life, un potente strumento di informazione e dialogo. A disposizione dei cittadini materiali informativi, come l’opuscolo sulla depressione post partum recentemente prodotto dalla SIGO, approfondimenti e uno spazio per lasciare i propri commenti.