31 Agosto 2008
I CARDIOLOGI SU YOU TUBE INSEGNANO A MISURARE I BATTITI
“PER RESTARE IN FORMA IMPARA AD ASCOLTARE IL TUO CUORE”
Roberto Ferrari: “Vogliamo raggiungere i giovani, perché conoscano queste regole e le trasmettano anche ai genitori”. La frequenza, infatti, è un fattore di rischio cardiovascolare
Monaco, 31 agosto 2008 – Da oggi misurarsi il polso dovrà diventare routine: la frequenza cardiaca è infatti un importante valore da tenere sotto controllo per prevenire infarti o malattie cardiovascolari: attenzione quando supera i 70 battiti al minuto. Il prof. Roberto Ferrari, primo italiano a diventare presidente della Società Europea di Cardiologia, lo spiega con un video su you tube (www.youtube.com/watch?v=AI8EQBIoRGo). “Abbiamo questo scelto questo contenitore – spiega Ferrari – per raggiungere i giovani: è fondamentale che imparino le semplici regole per misurarsi correttamente la frequenza cardiaca a riposo e le insegnino ai loro genitori”. Sì, ma come fare per essere certi di eseguire correttamente il calcolo? “Si tratta di un accertamento semplicissimo, che ciascuno può eseguire da solo. L’importante è attenersi ad alcune semplici regole. Per prima cosa – spiega il prof. – il rilevamento va effettuato la mattina, appena alzati e dopo essere rimasti a sedere per qualche minuto. La frequenza cardiaca, cioè numero di battiti in un determinato periodo di tempo, va misurata esercitando con due dita (indice e medio) una leggera pressione al centro del polso. Per capire esattamente in quale punto basta seguire la linea del pollice. Si possono contare i battiti in un minuto oppure limitarsi a 15 secondi per poi moltiplicare il numero per 4”. Per capire se tutto è sotto controllo è bene annotare i risultati e ripetere il controllo frequentemente (ogni giorno o almeno 2/3 volte alla settimana). Un’altra possibilità è effettuare la rilevazione tastando la carotide, la grossa vena che scorre lungo il collo. “La media a riposo in una persona sana dovrebbe essere intorno ai 60 battiti al minuto. Se il valore supera i 70 il cuore può “soffrire” ed è bene correre ai ripari: correre in senso letterale, perché l’esercizio fisico è il modo migliore per abbassare la frequenza – aggiunge il professore -. L’esercizio fisico leggero ma costante nel tempo, abbassa i battiti cardiaci nell’arco della giornata. Dove questo non sia sufficiente è bene consultare un cardiologo – conclude Ferrari – che oggi ha a disposizione un arma in più: l’ivabradina. Un farmaco selettivo, creato appositamente per ridurre la frequenza cardiaca, praticamente privo di effetti collaterali, efficace a qualunque età e che si può usare anche in associazione ad altre medicine per il cuore”.