Parma, 26 febbraio 2014 – Consumo più basso rispetto alle medie nazionali tra gli 11enni, 13enni e 15enni della Regione. Oncologi e calciatori vanno in aula a insegnare la prevenzione: il portiere gialloblu sale in cattedra e diventa professore per un giorno. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. E sul sito ufficiale il “Quiz della salute”
Meno salumi e insaccati, più frutta e verdura. Potrebbe suonare così l’appello agli adolescenti emiliani per adottare un’alimentazione più sana. Gli elementi cardine della dieta mediterranea, infatti, vengono consumati soltanto dal 38% degli under 15 della Regione, rispetto al 44% della media nazionale, con i maschi (17%) bocciati rispetto alle femmine (21%). Si tratta di dati allarmanti, perché oltre il 30% dei tumori è direttamente collegato a una dieta scorretta. Molti casi di cancro, quindi, potrebbero essere evitati mangiando in modo sano ed equilibrato. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la decima tappa della quarta edizione presso l’Istituto “Melloni” di Parma, dove il portiere gialloblu Antonio Mirante sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. Una dieta sana? Essere campioni in tavola è fondamentale per avere successo a scuola, nello sport e nella vita”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – ha sottolineato il dott. Luigi Cavanna, coordinatore regionale AIOM per l’Emilia Romagna –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 verranno registrate in Italia 366.000 nuove diagnosi di cancro (erano 364.000 nel 2012) – aggiunge Cavanna –. In Emilia Romagna nel 2010 si sono registrati 21.221 nuovi casi di tumore con 9.361 decessi, mentre erano 168.303 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”.“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Davide Piras, Presidente e Amministratore Delegato di Bristol-Myers Squibb, che con un educational grant rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.