mercoledì, 29 novembre 2023
Medinews
18 Luglio 2007

CUORE: BOLOGNA E FERRARA CAPITALI DELLA CARDIOLOGIA MONDIALE

Dal 22 al 25 giugno in Emilia Romagna l’élite dei ricercatori internazionali

Bologna, 22 giugno 2007 – Due Università dell’Emilia Romagna al vertice della cardiologia mondiale. Bologna e Ferrara (insieme a Padova e Pavia) ospitano infatti le sessioni dei gruppi continentali del XIX International Society for Heart Research (ISHR), al Palazzo della cultura e dei congressi di Bologna in p.zza Costituzione 4, dal 22 al 25 giugno. Il congresso riunisce 2.500 delegati da tutto il mondo con 2 premi Nobel, i proff. Louis Ignarro e Aaron Ciechanover, che discuteranno delle ultime novità nella lotta alle malattie cardiovascolari. “È l’occasione – afferma il prof. Roberto Ferrari, presidente del Congresso, direttore della cardiologia dell’ospedale di Ferrara e presidente della International Society for Heart Research – per far conoscere alla comunità scientifica mondiale il valore dei nostri atenei, in particolare di Bologna, sede della più antica università del mondo, e di Ferrara, che ha ospitato studenti illustri come Paracelso e Copernico”. A Bologna (Santa Lucia) 300 ricercatori nordamericani faranno il punto sullo scompenso cardiaco e a Ferrara, presso il castello estense, si riuniranno 200 ricercatori giapponesi per definire lo stato dell’arte sulle cellule staminali, per poi confluire tutti nel congresso mondiale a Bologna.

Per la prima volta nella sua storia il congresso dell’ISHR (XIX edizione, si tiene ogni 3 anni) è ospitato dall’Italia. E per la prima volta nella storia dell’ISHR, l’élite dei ricercatori mondiali ha deciso di tenere in contemporanea in Italia le sessioni dei singoli gruppi continentali, Nord-America (Bologna), Europa (Padova) Giappone (Ferrara) e Austro- Asiatica (Pavia). In primo piano gli studi e le applicazioni delle cellule staminali per riparare il cuore infartuato, la ricerca su proteine marker in grado di predire l’attacco e tutte le più recenti innovazioni in terapia e diagnosi precoce, dall’ipertensione alla frequenza cardiaca.
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