Si inaugura oggi la struttura che custodisce i ricordi dell’illustre scienziato
Corteno Golgi, 10 giugno 2006 – Ricostruito il laboratorio istologico, con i campioni studiati dallo scienziato, la macchina fotografica a lastre e l’ambulatorio medico con l’arredo dell’epoca, strumenti, ferri chirurgici e vaschette sterilizzatrici. Nella libreria testi antichi di medicina e preziose pubblicazioni. Sono solo alcune delle “attrazioni” presenti nel museo dedicato a Camillo Golgi a Corteno, in Valcamonica e inaugurato oggi alla presenza delle autorità locali. L’illustre scienziato, primo italiano ad essere insignito nel 1906 del Premio Nobel per la Medicina, nacque proprio a Corteno nel 1843 e rimase così legato al paese natale da ritornarvi più volte. “Quello odierno è un evento che rimarrà nella storia del nostro piccolo paese – afferma Guido Giacomo Salvadori, sindaco di Corteno – E l’importanza di quanto avviene è chiaramente percepita da tutta la popolazione. Il Museo rappresenta un omaggio alla figura del nostro più illustre concittadino e sarà un luogo di cultura aperto a tutti, in particolare studenti e ricercatori. Prevediamo inoltre di collegarlo ad una ‘rete’ di altri musei così da accrescerne il prestigio e la fama”. Ospitato nel vecchio Municipio, il museo raccoglie non solo il materiale utilizzato dallo scienziato, ma anche documenti che ripercorrono la storia della medicina. La struttura diventerà anche centro di studio e di attività culturali per promuovere ricerche, convegni, pubblicazioni e collaborazioni scientifiche. L’inaugurazione del museo avviene nel corso del convegno dal titolo “Camillo Golgi: l’Uomo e la sua Valle”, terza manifestazione nell’ambito del centenario golgiano. Al convegno partecipano, tra i relatori, i prof. Sergio Pecorelli, del Comitato promotore del centenario golgiano, Paolo Mazzarello, docente di Storia della medicina e biografo di Golgi, Pier Franco Spano, ordinario di Farmacologia all’Università di Brescia e il conservatore del Museo, Giacomo Goldaniga.
“La dimostrazione d’onore escogitata dai cortenesi, per me rappresenta un premio non meno gradito di quello conferitomi a Stoccolma”. Con queste parole d’affetto, Camillo Golgi il 9 agosto 1907 ringraziò la comunità del paese camuno per i festeggiamenti che gli riservò in seguito al conferimento del Premio Nobel avvenuto l’anno precedente. E la dimostrazione del legame indissolubile tra l’illustre scienziato e il suo paese d’origine è il museo inaugurato oggi, prova dei suoi molteplici interessi scientifici. Ideatore della “reazione nera” che ha aperto gli studi sul sistema nervoso cerebrale, dell’apparato cellulare che porta il suo nome e della “legge” sulla malaria, Camillo Golgi è il simbolo dell’importanza della ricerca scientifica. “Il centenario golgiano – commenta Sergio Pecorelli, a nome della Fondazione Golgi che, con le università di Pavia e di Brescia, promuovono il progetto – vuole celebrare anche tutti gli uomini e le donne che decidono di seguire le sue orme nonostante le difficoltà attuali della ricerca nel nostro Paese, favorendo il ritorno dei cervelli italiani attualmente sparsi nei laboratori di mezzo mondo”.
“Il museo, con la presenza di un funzionario in grado di illustrarne tutti i passaggi – conclude il sindaco di Corteno – contribuirà sicuramente ad attrarre un maggior numero di visitatori nella nostra valle, già rinomata meta turistica sia estiva che invernale”. Il museo, a cui è possibile accedere gratuitamente, sarà aperto nei giorni festivi dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00; nei giorni feriali le visite saranno effettuate su prenotazione chiamando l’ente gestore al 349.3516831.