Hong Kong, 13 febbraio 2009 – Stanziati un milione e 170 mila dollari a favore di cinque organizzazioni asiatiche. L’iniziativa è parte di “Delivering Hope”, progetto di Bristol Myers Squibb per combattere la malattia
La Fondazione Bristol Myers Squibb destinerà un milione e 170 mila dollari a cinque organizzazioni asiatiche per promuovere programmi di prevenzione, educazione e controllo dell’epatite C in Cina, India e Taiwan. L’annuncio viene dal 19° Congresso dell’Asian Pacific Association for the Study of the Liver (APASL), in corso a Hong Kong, che riunisce 2.500 esperti. Nel mondo vi sono 170 milioni di persone colpite dal virus dell’epatite C, e più della metà, circa 94 milioni, vivono nelle regioni asiatiche. La malattia può determinare conseguenze gravi: il 5% dei portatori cronici sviluppa infatti cancro al fegato. E, solo in Cina, vi sono ben 39 milioni di individui (il 3% della popolazione) con epatite C cronica. Anche se non è disponibile un vaccino, esistono cure che consentono di combattere la malattia. “I progetti di queste organizzazioni – spiega John Damonti, presidente della Fondazione Bristol Myers Squibb – corrispondono al nostro obiettivo di intervenire nelle zone dove si registra un bisogno maggiore a causa delle disparità nelle condizioni sanitarie. Attraverso questi programmi, possiamo fare un significativo passo in avanti nel comprendere e affrontare la sfida contro l’epatite C in Cina, India e Taiwan. E riteniamo che possano rappresentare un modello da applicare anche in altri Paesi”.Lo stanziamento dei fondi è parte di “Delivering Hope”, un progetto di ampio respiro di Bristol Myers Squibb per incrementare il livello di consapevolezza, prevenzione e cura dell’epatite.
La finalità della Fondazione BMS è quella di ridurre le disparità nelle cure rafforzando la capacità degli operatori sanitari impegnati nelle diverse realtà locali, integrando i servizi medici e di supporto alla comunità e sensibilizzando la popolazione nella lotta contro le malattie, con un’attenzione particolare all’epatite. Dal 2002 la Fondazione supporta iniziative in Asia, concentrandosi inizialmente sulla prevenzione della trasmissione dell’epatite B da madre a figlio e promuovendo la vaccinazione contro questa malattia in Cina. Dal 2006 ha esteso il suo impegno, favorendo l’adozione e l’integrazione di programmi di salute pubblica anche contro l’epatite C.
Le cinque organizzazioni che riceveranno i fondi sono: “The Liver Disease Prevention and Treatment Research Foundation” (Taiwan), “The Liver Foundation/West Bengal” (India), “The Hepatobiliary Division, Department of Internal Medicine, Kaohsiung Medical University Hospital” (Taiwan), “The National Liver Foundation” (India), “The Shanghai Charity Foundation” (China). Questi enti promuoveranno attività di sensibilizzazione, prevenzione e diagnosi, anche grazie a programmi di screening tra le popolazioni a rischio. I report a conclusione dei progetti saranno utili per poter migliorare l’insieme delle conoscenze utili per combattere la sfida contro la malattia.