domenica, 8 settembre 2024
Medinews
13 Marzo 2024

BRISTOL MYERS SQUIBB ANNUNCIA I NUOVI DATI A LUNGO TERMINE DELLO STUDIO DAYBREAK CHE CONFERMANO L’EFFICACIA E LA SICUREZZA DI OZANIMOD NEI PAZIENTI CON FORME RECIDIVANTI DI SCLEROSI MULTIPLA

Confermata l’efficacia mantenuta nel tempo con un tasso annualizzato di recidiva dello 0,098 e il 67% dei pazienti liberi da recidiva a sei anni

La sicurezza è coerente con i risultati precedenti e con il profilo di sicurezza consolidato di ozanimod con circa 10 anni di esperienza clinica

In una analisi separata del DAYBREAK, circa il 97% dei pazienti seguiti è risultato libero da recidiva a 90 giorni dall’interruzione di ozanimod; i pazienti con recidiva non hanno mostrato effetto rebound

(PRINCETON, N.J.,13 marzo 2024) – Bristol Myers Squibb (NYSE: BMY) ha annunciato oggi i nuovi risultati dello studio di Fase 3 di estensione in aperto DAYBREAK, che dimostra l’efficacia e il profilo di sicurezza a lungo termine di ozanimod nei pazienti con forme recidivanti di sclerosi multipla (SM). Questi dati e altri nove abstract sono stati presentati al 9° Forum 2024 dell’Americas Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ACTRIMS) a West Palm Beach, Florida che si è tenuto dal 29 Febbraio al 2 Marzo.

Nello studio di estensione a lungo termine DAYBREAK il trattamento con ozanimod ha dimostrato un ridotto tasso di recidiva annualizzato di 0,098. La progressione della disabilità confermata a tre e sei mesi è risultata assente nell’82,8% e 84,8% dei partecipanti allo studio, rispettivamente. Al mese 60, il numero medio aggiustato di lesioni T2 nuove/ingrandite per scansione (intervallo: 0,79-0,93) e il numero medio aggiustato di lesioni captanti il ​​gadolinio (0,06-0,08) erano simili nelle diverse coorti di pazienti.

“Questi dati del DAYBREAK continuano a convalidare il ruolo di ozanimod nella gestione a lungo termine delle forme recidivanti di SM, con due terzi dei pazienti liberi da recidiva a sei anni dal trattamento,” afferma il prof. Francesco Patti, responsabile Centro Sclerosi multipla dell’Aou Policlinico G. Rodolico San Marco di Catania. “La terapia ha dimostrato un’efficacia rilevante nel prevenire il peggioramento dei disturbi cognitivi che risultano molto frequenti nei pazienti. Vi è anche un effetto protettivo nei confronti della perdita cerebrale e quindi una prevenzione della disabilità. Infine, sono stati rilevati eventi avversi solo in una percentuale minima di pazienti e appena il 4% ha dovuto sospendere il trattamento. Ozanimod si conferma quindi come una terapia molto sicura e dotata di importanti capacità protettive”.

Nello studio DAYBREAK, 2.494 partecipanti sono stati esposti a ozanimod con una esposizione media di 60,9 mesi (12.664,7 anni-pazienti); 2.219 partecipanti (89,0%) hanno sviluppato eventi avversi derivanti dal trattamento (TEAE), 381 (15,3%) dei quali gravi e 98 (3,9%) hanno interrotto lo studio a causa di un TEAE. I TEAEs più comuni sono stati rinofaringite (21,3%), cefalea (17,1%), infezione da COVID-19 (16,5%) e infezione delle alte vie respiratorie (12,4%). Non sono emersi nuovi segnali di sicurezza; i dati di questo studio osservazionale a lungo termine dei pazienti trattati con ozanimod fino a 81,5 mesi sono coerenti con il consolidato profilo di sicurezza di ozanimod.

“I nuovi risultati dello studio DAYBREAK hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza nel lungo termine di ozanimod – afferma Cosimo Paga, Executive Medical Director Bristol Myers Squibb Italia – e confermano l’importante ruolo di questa terapia nella gestione della sclerosi multipla recidivante remittente e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti”.

Inoltre, è stata condotta un’analisi separata per stabilire il rischio di rebound dopo l’interruzione di ozanimod nello studio DAYBREAK. 544 partecipanti (21,8%) hanno interrotto anticipatamente lo studio, mentre 1.950 (78,2%) sono rimasti in trattamento fino al termine dello studio. Soltanto il 2,2% ha sviluppato recidiva dopo aver interrotto definitivamente ozanimod, con l’87,3% delle recidive avvenute tra i giorni 29 e 90 (tempo medio all’insorgenza 61 giorni) dopo l’interruzione. Al momento della recidiva quasi tutti i pazienti non assumevano alcuna terapia modificante la SM. La maggior parte delle recidive è risultata lieve (n=20 [36,4%]) o moderata (n=34 [61,8%]) e la maggior parte dei pazienti ha recuperato completamente. Nessuna recidiva avvenuta dopo il trattamento è stata associata all’effetto rebound, caratterizzato da grave esacerbazione della malattia o da un grave persistente aumento della disabilità.

“Ad oggi non esistono cure per la sclerosi multipla, ma strategie e terapie efficaci possono aiutare a rallentare la progressione di malattia e ad alleviare i sintomi” sostiene Jonathan Sadeh, MD, MSc, Vicepresidente senior e Direttore global program leaders, Immunology, Cardiovascular and Neuroscience development, Bristol Myers Squibb. “Questi dati di efficacia, sicurezza e rebound dello studio DAYBREAK sottolineano un profilo di sicurezza ed efficacia coerente e mantenuto nel tempo e si aggiungono alle evidenze a supporto del ruolo di ozanimod nell’armamentario terapeutico. Rimaniamo concentrati sul miglioramento delle cure e sulla realizzazione di innovazioni significative nel campo delle neuroscienze, comprese le milioni di persone colpite da forme recidivanti di SM.”

Al Forum ACTRIMS 2024, Bristol Myers Squibb e i collaboratori hanno presentato diversi abstract che confermano il crescente numero di ricerche su ozanimod come trattamento delle forme recidivanti di SM e l’impegno costante dell’azienda nei confronti delle persone affette da questa malattia.

 

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