AGGIORNAMENTO MEDICO: EUROPA DIVISA SULL’ECM, ITALIA ALL’AVANGUARDIA
Nel Vecchio continente i sistemi di aggiornamento medico sono incompatibili da paese a paese e i congressi europei non valgono ai fini dell’accreditamento in Italia.
“Per rispondere alla forte richiesta di aggiornamento scientifico che proviene dal nostro paese – afferma Alfonso Negri, segretario generale dell’Italian Council for Accreditation in Pneumology e del Comitato scientifico della Fondazione Serono – stiamo lavorando su due fronti: da un lato per creare strutture delegate dal Ministero a concedere il punteggio professionale, Università, Società scientifiche ed enti privati, dall’altro promuovendo la formazione via computer o editoriale in modo da arrivare in tutte le aree del Paese, anche a chi non ha tempo per spostarsi”. Ma chi garantisce sulla qualità dell’aggiornamento? “Negli Stati Uniti – spiega Dennis Wentz, direttore dell’educazione continua dell’American Medical Association (AMA), ente americano preposto all’ECM – ci sono due organizzazioni che accreditano i corsi in sanità: l’AMA, appunto, e l’American Council for CME. Queste, a loro volta, autorizzano altre istituzioni ad accreditare i corsi, ad esempio università o organizzazione private come Serono Foundation, e ogni 4 anni riverificano queste autorizzazioni”.Sulla scia di quanto succede negli Usa l’Italia sta diramando linee guida per identificare i ‘professori’ di medici, farmacisti e infermieri del Bel Paese, sia pubblici (Università, Associazioni scientifiche) che privati. Tra questi c’è già Serono Foundation, “un’organizzazione non profit – spiega la presidente Maria Grazia Calì – che conta 32 anni di esperienza nell’ECM. Dall’’86 siamo provider accreditati di ECM in Usa, siamo presenti anche in Australia, Francia e Svizzera e il nostro scopo principale è educare dal punto di vista professionale non solo i medici ma anche i farmacisti e tutti gli operatori sanitari a livello mondiale per una globalizzazione del sapere medico”.