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17 Aprile 2018

AD ANCONA ARRIVA LA CAMPAGNA NAZIONALE #REUMADAYS IN P.ZZA PERTINI ALLESTITO UN INFO POINT SULLE MALATTIE REUMATICHE

Ancona, 17 aprile 2018 – Dal 17 al 18 aprile gli specialisti della SIR incontrano i cittadini per insegnare come giocare d’anticipo contro disturbi che colpiscono 5 milioni di italiani. Sono previsti diffusione di opuscoli, tavole rotonde e dimostrazioni pratiche di esami come densitometria ossea, capillaroscopia e ecografia articolare

Pericolose e potenzialmente invalidanti, subdole e molto diffuse ma ancora troppo spesso sottovalutate. Sono le malattie reumatiche, oltre 150 diversi disturbi che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e che colpiscono oltre 5 milioni di italiani. Per aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza su queste grave patologie si tiene ad Ancona la decima e penultima tappa della campagna nazionale #ReumaDays la SIR incontra i cittadini. Dal 17 al 18 aprile (dalle ore 10 alle 18) gli specialisti della Società Italiana di Reumatologia (SIR) saranno in Piazza Pertini con un info point, allestito in una tensostruttura, al cui interno i medici spiegheranno come giocare d’anticipo contro malattie molto serie come artrite reumatoide, spondilite, artrite psoriasica, connettiviti, osteoporosi o reumatismi extra-articolari. Sarà distribuito l’opuscolo Come prevenire e affrontare le malattie reumatiche e verranno effettuate dimostrazioni pratiche di esami come densitometria ossea, capillaroscopia, ecografia articolare. “Nonostante siano sempre più diffuse solo il 54% degli italiani sa che la patologie reumatiche sono prevenibili – afferma il dott. Ferdinando Silveri, Referente SIR per le Marche e Dirigente Medico della Clinica Reumatologica Università Politecnica delle Marche -. Per sette cittadini su dieci invece si tratta di semplici dolori provocati dall’invecchiamento o dal clima. In realtà, sono malattie che, oltre a minare seriamente la qualità della vita, possono essere potenzialmente mortali. Soprattutto se non vengono curate in modo adeguato e tempestivo. Grazie alle nuove terapie si può garantire la remissione della patologia e quindi un ritorno ad una vita normale. Tuttavia, in ancora troppi casi siamo costretti a intervenire quando è già tardi e le cure risultano così meno efficaci. La nostra Società Scientifica ha perciò deciso di “scendere in piazza” in 11 città per insegnare quali sono i campanelli d’allarme da non trascurare. Dolori articolari e muscolari persistenti, stancabilità, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani fredde, secchezza oculare, sono sintomi che spesso si manifestano in corso di malattia reumatica. Chi ne soffre deve, quindi, rivolgersi tempestivamente ad uno specialista reumatologo”. #ReumaDays è una campagna che gode del patrocinio del Ministero della Salute. Ancona fa inoltre parte della Rete Città sane, un gruppo di città che si impegna a realizzare iniziative e progetti nell’ambito della salute e del benessere dei propri cittadini. Il progetto è promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che “supporta i Paesi nel promuovere la concezione e la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali per la salute e i programmi sanitari, prevenire e superare le minacce ed i rischi per la salute, anticipare le sfide future per la salute”.

La tappa marchigiana di #ReumaDays vede la partecipazione anche dell’Associazione Malati Reumatici delle Marche (A.Ma.R. Marche ONLUS) e della sezione regionale del Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia (GILS) supportati dai giovani del Rotaract Ancona – Club Riviera del Conero. “E’ un piacere e un dovere scendere in piazza a fianco dei reumatologi per una campagna in cui viene sottolineata l’importanza di una diagnosi precoce, e che offre ai cittadini la possibilità di effettuare screening gratuiti – commentano Stella Rosi, presidente di A.Ma.R. Marche ONLUS e Annapaola Temperini Rappresentante regionale di GILS -. Come rappresentanti dei pazienti sappiamo perfettamente come alcune malattie possano rendere difficili o impossibili semplici gesti quotidiani come aprire un barattolo, mettere una firma su un documento o guidare un’automobile. Ben vengano quindi tutte le iniziative incentrate su una corretta informazione sulle malattie reumatiche, tanto diffuse quanto poco conosciute e sottovalutate”.
“Il contrasto alle malattie reumatiche passa anche dagli stili di vita sani – aggiunge il prof. Fausto Salaffi, Professore Associato di Reumatologia dell’Università Politecnica delle Marche e Consigliere Nazionale SIR. Le condizioni ambientali e lo stile di vita hanno un’importanza fondamentale nel peggioramento di alcune malattie reumatiche così come nella loro prevenzione. Una giusta dose di attività fisica ed un’alimentazione corretta, che consenta di mantenere sotto controllo il proprio peso corporeo, sono certamente d’aiuto per combattere la compromissione articolare, soprattutto della colonna e degli arti inferiori. L’obesità viene oggi considerata una malattia infiammatoria ed il tessuto adiposo è ritenuto responsabile della produzione di molecole (citochine o adipochine) specifiche (condivise in parte con i meccanismi dell’infiammazione sistemica generale), che possono contribuire al mantenimento dell’immunoflogosi. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato che i pazienti in sovrappeso ed obesi soffrono di una forma di artrite reumatoide più aggressiva e resistente alle terapie, compresi i farmaci biotecnologici. Un altro fattore di rischio è rappresentato dal fumo. Le sigarette, oltre ai tumori e ai disturbi cardiovascolari, favoriscono anche l’insorgenza di patologie autoimmuni sistemiche. Le sostanze tossiche delle sigarette nei bronchi attivano particolari enzimi che degradano alcune proteine e le scompongono in aminoacidi, un processo chiamato ‘citrullinazione’ tipico dei tessuti infiammati e che induce la formazione di anticorpi nei confronti di questa sostanza presente proprio nelle articolazioni. Si calcola che, in una persona geneticamente predisposta, il vizio aumenta di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide. Nel nostro Paese, alcuni comportamenti scorretti sono ancora troppo diffusi e, infatti, oltre 11 milioni di italiani sono tabagisti mentre il 45% degli adulti è in sovrappeso. Durante questo tour spiegheremo anche le regole del benessere che devono essere sempre seguite a partire dall’adolescenza”. “Con questa iniziativa vogliamo anche promuovere e rilanciare, su tutto il territorio nazionale, la nostra specialità medica – sostiene il prof. Mauro Galeazzi, Presidente Nazionale SIR -. Il reumatologo è, infatti, una figura professionale che deve essere maggiormente incentivata e valorizzata all’interno del sistema sanitario per far fronte alle nuove sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni”.

Il progetto #Reumadays è realizzato grazie al contributo non condizionato di Sanofi, BMS, Abiogen, Abbvie, Novartis, Roche e Celgene. Dopo Rimini, Potenza, Ragusa, Cagliari, Siena, Perugia, Brescia, Udine e Padova l’ultima tappa sarà a Pescara (20-21 aprile).
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