Udine, 7 aprile 2018 – Il 7 e 8 aprile gli specialisti della SIR incontrano i cittadini per insegnare come giocare d’anticipo contro gravi disturbi che colpiscono oltre 5 milioni di italiani. Sono previste varie iniziative tra cui la diffusione di opuscoli, tavole rotonde, lezioni di salute e dimostrazioni pratiche di esami come ecografia e capillaroscopia
Pericolose e potenzialmente invalidanti, subdole e molto diffuse ma ancora troppo spesso sottovalutate. Sono le malattie reumatiche, oltre 150 diverse patologie che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e che colpiscono più di 5 milioni di italiani. Per aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza su queste rilevanti affezioni, a Udine si terrà l’ottava tappa della campagna nazionale #ReumaDays la SIR incontra i cittadini. Il 7 e l’8 aprile (dalle ore 10 alle 18) gli specialisti della Società Italiana di Reumatologia (SIR) saranno in Piazza San Giacomo presso un info-point, allestito in una tensostruttura, nel quale spiegheranno come giocare d’anticipo contro malattie molto serie e complesse come artrite reumatoide, spondilite, artrite psoriasica, lupus, sclerodermia, sindrome di Sjögren e inoltre artrosi, osteoporosi e reumatismi extra-articolari (tra cui la fibromialgia). Verrà distribuito l’opuscolo Come prevenire e affrontare le malattie reumatiche e sono previsti anche incontri di educazione alla salute, tavole rotonde cui partecipano autorità sanitarie, reumatologi e pazienti, ed inoltre dimostrazioni pratiche di esami come capillaroscopia ed ecografia. Nelle due giornate saranno presenti i volontari delle associazioni dei malati reumatici. “La maggior parte delle malattie reumatiche sono curabili molto più facilmente quando diagnosticate in tempi brevi” – afferma il prof. Salvatore De Vita, Direttore della Clinica di Reumatologia dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine e delegato nazionale SIR per il Friuli Venezia Giulia -. Per molti cittadini le malattie reumatiche consistono in dolori articolari provocati dall’invecchiamento o dal clima. In realtà, sono molte le malattie reumatiche che possono colpire molti organi del corpo umano e non solo le articolazioni e così ridurre non solo la qualità della vita, ma anche la sopravvivenza, soprattutto quando non vengono curate in modo adeguato e tempestivo. In Friuli Venezia Giulia, con legge regionale del 2015, è stata definita la “Rete regionale per l’assistenza al paziente con malattia reumatica”, coordinata dalla Clinica di Reumatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Udine. La collaborazione regionale dei reumatologi è solida e promuove da molti anni percorsi di diagnosi e terapia per le diverse malattie reumatiche. A partire dal 2015, in collaborazione con la Direzione Centrale Salute, sono stati formalizzati i percorsi diagnostici e terapeutici assistenziali per le malattie reumatiche a maggiore prevalenza come l’artrosi, l’osteoporosi, e la fibromialgia, per passare successivamente alle malattie infiammatorie più complesse. E’ iniziato quindi un cammino di organizzazione sanitaria e di assistenza specialistica che parte dalla base, per affrontare bene in futuro tutte le problematiche, anche le più complesse. L’associazione dei pazienti ne è partecipe. Grazie alle nuove terapie farmacologiche si può garantire la remissione di molte malattie reumatiche, permettendo, quindi, un ritorno ad una vita normale. Tuttavia, in molti casi si interviene ancora tardi, e le cure risultano allora meno efficaci. Inoltre, le terapie innovative sono spesso molto costose, ed è quindi indispensabile l’ottimizzazione delle risorse. E’ quindi indispensabile la collaborazione ottimale tra decisori politici, medici e pazienti. La ricerca scientifica è altresì indispensabile a tal fine. La nostra Società Scientifica ha perciò deciso di “scendere in piazza” in 11 città italiane per sensibilizzare tutti sull’argomento. Per i malati, si pone l’accento sui campanelli d’allarme da non trascurare. Gonfiore e dolore articolare, dolori muscolari persistenti, rigidità osteoarticolare, stanchezza cronica, febbricola o febbre persistente, sono sintomi che spesso si manifestano in corso di malattia reumatica. Ma anche problemi medici più complessi che non trovano pronta soluzione possono essere dovuti a malattie reumatiche più complesse, come le connettiviti e le vasculiti sistemiche. Le malattie reumatiche possono quindi causare sintomi e segni in qualsiasi apparato ed organo. Chi ne soffre deve quindi rivolgersi tempestivamente al suo medico di famiglia che valuterà se consultare lo specialista reumatologo. In secondo luogo, va tutelata ed incrementata la ricerca scientifica, che permette il continuo miglioramento della clinica, l’assistenza di eccellenza, e la terapia innovativa. Tutti devono essere convinti di ciò”.#ReumaDays è una campagna che gode del patrocinio del Ministero della Salute. Udine fa inoltre parte della Rete Città sane, un gruppo di città che si impegna a realizzare iniziative e progetti nell’ambito della salute e del benessere dei propri cittadini. Il progetto è promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che “supporta i Paesi nel promuovere la concezione e la consapevolezza della salute pubblica, sviluppare le politiche locali per la salute e i programmi sanitari, prevenire e superare le minacce ed i rischi per la salute, anticipare le sfide future per la salute”. “Il contrasto alle malattie reumatiche passa anche dagli stili di vita sani – aggiunge il dott. Luca Quartuccio, reumatologo e ricercatore presso la Clinica Reumatologica di Udine e Consigliere Nazionale SIR -. Oggi è possibile non solo curare bene, ma anche prevenire alcune malattie reumatiche. Come prima cosa va tenuto sempre sotto controllo il peso corporeo perché i chili di troppo sovraccaricano le articolazioni e a lungo andare possono danneggiarle. Inoltre, l’obesità può generare infiammazione a carico delle nostre articolazioni. Un altro fattore di rischio estremamente pericoloso è il fumo. Le sigarette, oltre ai tumori e ai disturbi cardiovascolari, favoriscono anche l’insorgenza di patologie autoimmuni sistemiche o possono pregiudicare l’efficacia delle terapie. Si calcola che, in una persona geneticamente predisposta, il fumo di sigaretta faccia aumentare di ben 15 volte il rischio di artrite reumatoide. Durante questo tour spiegheremo anche le regole del benessere che devono essere sempre seguite a partire dalla giovane età”.
Il progetto #Reumadays è realizzato grazie al contributo non condizionato di Sanofi, BMS, Abiogen, Abbvie, Novartis, Roche e Celgene. Dopo Rimini, Potenza, Ragusa, Cagliari, Siena, Perugia e Brescia le prossime coinvolte saranno: Padova (10-11 aprile), Ancona (17-18 aprile) e Pescara (20-21 aprile).