A MONTECARLO L’ ITALIA IN “POLE-POSITION” NEI CONTROLLI AGLI ATLETI
Il convegno offrirà inoltre l’occasione agli esperti riuniti di trattare lo scottante argomento doping, nuovamente protagonista sulle prime pagine dei giornali, non solo per ‘incidenti’ famosi, ma anche per la crescente diffusione di sostanze illegali tra i dilettanti. In particolare, tra i relatori sarà presente il presidente della Federazione Europea di Medicina dello Sport, il fisiologo austriaco Norbert Bachl, che ha recentemente proposto all’ordine del giorno della Commissione Medica del CIO la problematica sulle strategie antidoping riferite alla liceità dei cosiddetti “fattori di crescita”, utilizzati nel trattamento di lesioni muscolari e della cartilagine. “Per impedire l’uso illegale di nuovi farmaci e terapie – spiega il professor Pigozzi – è necessario un contatto costante tra gli addetti ai lavori e le Istituzioni preposte alla normativa antidoping, in particolare focalizzato sulla loro valutazione scientifica ed etica per escluderne il rischio di utilizzo a fine doping. Solo così diventa possibile promuovere i valori etici della medicina dello sport al servizio dello sportivo, agonista o dilettante”.
Obiettivo particolarmente importante visto il decisivo contributo dell’attività sportiva nel mantenimento della salute di adulti e bambini. “Lo sport può essere considerato oggi una vera e propria “prescrizione medica”, da mettere a punto tenendo sempre conto delle peculiarità dell’individuo – dichiara infatti il prof. Pigozzi – Per alcune patologie, come ad esempio l’ipertensione, i programmi sport-terapeutici sono oggi considerati complementari o a volte addirittura sostitutivi delle terapie farmacologiche tradizionali, senza calcolare il ruolo fondamentale dell’esercizio fisico da un punto di vista preventivo” che aggiunge “La crescente centralità di questo strumento di salute richiede quindi un continuo ed adeguato aggiornamento degli specialisti”.
A sottolineare quanto scienza e medicina rappresentino ormai un binomio inscindibile abituato a crescere giorno dopo giorno accanto allo sport, sarà Manuela Di Centa olimpionica di sci di fondo ai Giochi di Lillehammer del 1994. Dopo Alessandro Zanardi, quest’anno toccherà all’ex campionessa friulana raccontare la sua storia, dagli allenamenti, ai grandi successi internazionali, fino ai difficili giorni di recupero da problemi di salute. Alle parole di Manuela Di Centa, farà seguito l’intervento del prof. Aldo Pinchera, uno dei più affermati endocrinologi d’Europa, direttore del Dipartimento di Endocrinologia e Metabolismo e della 1a Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio dell’Università di Pisa, che per alcuni anni è stato ed è tuttora medico personale della sciatrice azzurra.