Realizzato grazie ad un grant educazionale di Stroder
Anno VI, numero 145 – 30 ottobre 2012
Gentile lettore, Cardionews è un’iniziativa editoriale della Fondazione Anna Maria Sechi per il Cuore (FASC) impegnata a promuovere l’informazione cardiologica attraverso le principali Associazioni di pazienti e operatori del settore che rivestono entrambi un ruolo educativo di primo piano, in particolare rispetto alla prevenzione. Questa newsletter viene inviata ogni mese per divulgare approfondimenti e notizie nel campo della ricerca (Cardionews – Ricerca, Cnr) e della prevenzione (Cardionews – Prevenzione, Cnp).
In uno studio dell’Emerging Risk Factor Collaboration, la valutazione dei livelli di proteina C-reattiva (CRP) o di altri marcatori di infiammazione (come il fibrinogeno) nelle persone a rischio intermedio di eventi cardiovascolari potrebbe prevenire un ulteriore evento in un periodo di 10 anni ogni 4-500 persone esaminate secondo le linee guida di trattamento attuali. Gli autori dello studio…
Uno studio osservazionale, longitudinale condotto da ricercatori della New YorkUniversity School of Medicine in pazienti a rischio di malattia coronarica indica che l’uso di beta-bloccanti non è associato a un rischio di eventi cardiovascolari più basso. I beta-bloccanti costituiscono lo standard di cura dopo infarto del miocardio; tuttavia, non ne è ancora chiaro il beneficio. I pazienti, inclusi…
La prevenzione cardiovascolare può essere offerta ai pazienti con diversi livelli di rischio. In questo studio, i ricercatori dell’Ospedale Universitario di Heidelberg hanno confrontato la qualità della prevenzione cardiovascolare delle cure primarie esistente in Europa tra i pazienti con diagnosi di malattia coronarica e le persone ad alto rischio per fattori noti ma non segnalati con diagnosi di…
Quattro su 5 pazienti anziani con scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, con dispositivo elettronico impiantabile, vengono dimessi dall’ospedale senza prescrizione di warfarin. Questa carenza è stata associata a un più alto rischio di morte entro un anno dalle dimissioni. I ricercatori della Duke University School of Medicine di Durham, in Carolina del Nord, hanno ipotizzato che warfarin sia…
Il farmaco, un bloccante della corrente I(f), è in grado di attenuare selettivamente l’alta frequenza di scarica delle cellule del nodo del seno, causa di tachicardia sinusale inappropriata. I ricercatori del Centro delle aritmie e di elettrofisiologia del Policlinico San Donato, IRCCS, di Milano hanno esaminato gli effetti di ivabradina in uno studio controllato verso placebo, in doppio cieco,…
Si è abbassata dal 2008 la mortalità per cause cardiache in Europa. Lo conferma un’analisi diffusa dalla European Society of Cardiology in occasione della Giornata Mondiale del Cuore. I risultati indicano il successo dello sforzo fatto negli ultimi anni per ridurre i decessi per cardiomiopatie: ogni anno, le malattie cardiovascolari sono causa di morte per circa 4 milioni di cittadini europei…
Nei pazienti coronaropatici (CAD) è raccomandato il controllo dei fattori di rischio più aggressivi, secondo strategie di prevenzione secondaria basate sull’evidenza. Ricercatori dell’Università dell’Oklahoma hanno confrontato l’uso di queste strategie in pazienti con CAD non ostruttiva e CAD ostruttiva, comprendendo tutti quelli sottoposti ad angiografia coronarica (non normali angiogrammi)…
Promuovere e fidelizzare i pazienti ad una più intensa attività fisica è un’importante aspetto della prevenzione e del trattamento della malattia coronarica. I ricercatori dell’Universita di Oulu in Finlandia hanno pensato che la prescrizione di un esercizio personalizzato da eseguire a casa potesse aumentare l’attività fisica nel lungo termine in pazienti con malattia coronarica associata o meno…
Bassi livelli di vitamina D sono stati associati alla diagnosi di malattie cardiovascolari e alla mortalità. Questi dati però derivano da studi eseguiti su un basso numero o su gruppi selezionati di pazienti. I ricercatori danesi dell’ospedale di Glostrup hanno per questo esaminato l’associazione tra vitamina D, misurata nel siero, e l’incidenza delle diagnosi di malattia ischemica, ictus e…
Non è ancora certa la relazione tra attività fisica e marcatori di rischio cardiaco nella prevenzione secondaria nei pazienti con malattia coronarica (CAD). I ricercatori della Sahlgrenska Academy, Università di Goteborg, hanno esaminato il grado di attività fisica nei pazienti con CAD e valutato l’associazione tra attività fisica e marcatori di rischio cardiaco. Nello studio sono stati inclusi, 6…
1 grosso cardo 2 scalogni 1/2 carota 4 fette di pane integrale 1 limone 1 ciuffo di prezzemolo 1,5 l (abbondante) di brodo vegetale 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva 1 spolverata di pepe nero macinato al momento
1. Mondare il cardo, togliendo le coste dure e i filamenti. Tagliarlo in pezzi lunghi circa 2-3 cm; eliminare le parti fibrose del cuore e spezzettarlo. 2. Mettere il tutto in un recipiente, con acqua e succo di limone. 3. Porre sul fuoco una pentola di ghisa e farvi rinvenire, con un bicchiere di brodo vegetale, gli scalogni e la carota tagliata a pezzettini. 4. Quando gli scalogni saranno diventati trasparenti, aggiungere i cardi scolati. Bagnare le verdure con il resto del brodo caldo e fare bollire la zuppa senza coperchio per 2-3 ore. 5. Abbrustolire le fette di pane integrale e metterle sul fondo di una zuppiera calda. Versare la zuppa di cardi e condire con l’olio extravergine d’oliva, il pepe nero macinato al momento e il prezzemolo tagliuzzato.
Kcal/porzione 191 Proteine g 7 Lipidi tot. g 3 Glucidi disp. g 35 Amido g 1 Zuccheri solub. g 5 Colesterolo mg 0 Sodio mg 1292
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