Comitato scientifico editoriale: Giuseppe Aprile, Paolo Carlini, Massimo Di Maio, Domenica Lorusso, Silvia Novello, Giuseppe Procopio, Daniele Santini Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini
Oggi in Oncologia
Effect of Chemoradiotherapy vs Chemotherapy on Survival in Patients With Locally Advanced Pancreatic Cancer Controlled After 4 Months of Gemcitabine With or Without Erlotinib: The LAP07 Randomized Clinical Trial
In locally advanced pancreatic cancer, the role of chemoradiotherapy is controversial and the efficacy of erlotinib is unknown. To assess whether chemoradiotherapy improves overall survival of patients with locally advanced pancreatic cancer controlled after 4 months of gemcitabine-based induction chemotherapy and to assess the effect of erlotinib on survival. In LAP07, an international, open-label, phase 3 randomized trial, 449 patients were enrolled between 2008 and 2011. Follow-up ended in February 2013. In the first randomization, 223 patients received 1000 mg/m2 weekly of gemcitabine … (leggi tutto)
Il 25-30% dei pazienti con carcinoma del pancreas esordisce con malattia localmente avanzata (circa 3.500 casi/anno in Italia). I dati dello studio LAP07 dimostrano che il trattamento radioterapico non apporta vantaggio nel trattamento della malattia localmente avanzata, anche se condotto con tecniche moderne e testato in uno studio ben disegnato: la sopravvivenza mediana era di 16,5 mesi per i pazienti assegnati al trattamento con sola chemioterapia vs 15,2 mesi per i pazienti assegnati al trattamento radiochemioterapico (HR 1,03; IC 95%: 0,79-1,34). Tuttavia va segnalato che il trattamento con chemioradioterapia permetteva di ridurre significativamente il tasso di recidive locali (32% vs 46%; p=0,03) senza gravare in maniera rilevante sulla tossicità. Allo stesso modo, si conferma la scarsa utilità del trattamento con erlotinib, in accordo ai dati del trial canadese PA.03 (Moore M, et al. J Clin Oncol 2007) che peraltro includeva un 25% di pazienti con malattia localmente avanzata. Rimane da stabillire se la ricerca traslazionale possa migliorare la selezione dei pazienti da trattare con radioterapia di consolidamento e se altri schemi possano migliorare l’outcome dei pazienti. Una recente revisione sistemica della letteratura ha riportato per FOLFIRINOX una sopravvivenza mediana superiore ai 2 anni, seppur si debba sottolineare che i dati si riferiscano a pazienti selezionati, non abbiano un braccio di controllo, e debbano essere validati da studi prospettici ad hoc.
Risk of Malignant Cancer Among Women With New-Onset Atrial Fibrillation
A substantial proportion of patients with atrial fibrillation (AF) die of noncardiovascular causes, and recent studies suggest a link between AF and cancer. To evaluate the associations between AF and cancer in a large, long-term prospective cohort study. In this cohort study, a total of 34 691 women 45 years or older and free of AF, cardiovascular disease, and cancer at baseline were prospectively followed up between 1993 and 2013, for incident AF and malignant cancer within the Women’s Health Study, a randomized clinical trial of aspirin and vitamin E for the prevention of cardiovascular … (leggi tutto)
La valutazione è stata fatta su un numero iniziale di donne pari a 35.000 in età uguale o superiore ai 45 anni, seguite per un periodo pari a 20 anni nell’ambito di un programma che prevedeva l’impiego di aspirina e vitamina E come prevenzione per malattie cardiovascolari e neoplasie. Viene descritta una correlazione fra l’insorgenza di fibrillazione atriale e malattia neoplastica, maggiormente accentuata nei primi tre mesi dopo la diagnosi di aritmia (pur rimanendo significativa anche oltre un anno) e maggiormente a favore del carcinoma del colon. La correlazione tra aritmia e cancro è già stata descritta in letteratura e sicuramente una maggiore attenzione verso questa associazione, insieme ad una precisa valutazione dei fattori di rischio correlati e potenzialmente impattanti, va esplorata in studi futuri.
CEA response is associated with tumor response and survival in patients with KRAS exon 2 wild-type and extended RAS wild-type metastatic colorectal cancer receiving first-line FOLFIRI plus cetuximab or bevacizumab (FIRE-3 trial)
To examine the relation of carcinoembryonic antigen (CEA) response with tumor response and survival in patients with (K)RAS wild-type mCRC receiving first-line chemotherapy in the FIRE-3 trial comparing FOLFIRI plus cetuximab versus FOLFIRI plus bevacizumab. CEA response assessed as the percentage of CEA decrease from baseline to nadir was evaluated for its association with tumor response and survival. ROC analysis revealed an optimal cut-off value of 75% using the maximum of sensitivity and specificity for CEA response to discriminate CEA responders from … (leggi tutto)
L’analisi pubblicata su Annals of Oncology, basata sui dati dello studio FIRE-3, propone la valutazione della riduzione del CEA come marcatore surrogato (e relativamente precoce) dell’efficacia della chemioterapia di prima linea per i pazienti con carcinoma del colon-retto avanzato. Come noto, lo studio confrontava la combinazione di FOLFIRI + cetuximab rispetto alla combinazione di FOLFIRI + bevacizumab. Gli autori prendevano in considerazione la massima riduzione del CEA (nadir), che poteva avvenire a un tempo variabile rispetto all’inizio del trattamento. Hanno anche provato a identificare il cut-off ottimale. Le analisi evidenziano che, nel braccio assegnato al cetuximab in combinazione alla chemioterapia, i pazienti che presentavano una risposta in termini di riduzione del valore di CEA avevano una prognosi migliore in termini di sopravvivenza libera da progressione e di sopravvivenza globale. Peraltro, al di là dell’interessante descrizione dell’associazione tra riduzione del CEA e prognosi, rimane da determinare l’effettiva utilità clinica di tale riscontro.
Aspirin As Secondary Prevention in Patients With Colorectal Cancer: An Unselected Population-Based Study
Regular use of aspirin (acetylsalicylic acid) is associated with reduced incidence and mortality of colorectal cancer (CRC). However, aspirin as primary prevention is debated because of the risk of hemorrhagic adverse effects. Aspirin as secondary prevention may be more justified from a risk-benefit perspective. We have examined the association between aspirin use after the diagnosis of CRC with CRC-specific survival (CSS) and overall survival (OS). An observational, population-based, retrospective cohort study was conducted by linking patients diagnosed with CRC from 2004 through 2011 … (leggi tutto)
Il ruolo dell’assunzione di aspirina nella prevenzione primaria dell’insorgenza del tumore del colon retto è conosciuto in letteratura. Ma il rapporto rischio/beneficio è molto dibattuto in considerazione del rischio incrementato di emorragie del tratto digestivo. Il presente studio osservazionale retrospettivo sul registro tumori della Norvegia ha l’obiettivo di valutare se l’assunzione di aspirina per almeno 6 mesi continuativi dopo la diagnosi di tumore del colon retto sia in grado di aumentare la sopravvivenza globale e quella cancro-specifica. In questo studio, con le limitazioni della natura retrospettiva dello stesso, gli autori evidenziano come l’assunzione di aspirina per almeno 6 mesi dopo la diagnosi di un tumore del colon retto rappresenti all’analisi multivariata un fattore indipendente correlato con un incremento della sopravvivenza globale e di quella cancro-specifica. Il dato è molto interessante, perché primo in letteratura, ma necessiterebbe di una validazione in uno studio epidemiologico prospettico.
Early Tumour Shrinkage: A Tool for the Detection of Early Clinical Activity in Metastatic Renal Cell Carcinoma
The predictive role of objective remission remains undefined for targeted agents in metastatic renal cell carcinoma (mRCC); however, early tumour shrinkage (eTS) was shown to be predictive and/or prognostic for overall survival (OS) and progression-free survival (PFS) in mRCC in several small studies. To evaluate the degree of eTS following systemic therapy that may predict survival in mRCC. Data from 4334 patients with mRCC in phase 2 and 3 clinical trials between 2003 and 2013 were pooled for analyses. Early tumour shrinkage was assessed based on percentage … (leggi tutto)
Il significato prognostico/predittivo della regressione obiettiva tumorale indotta dalle ‘targeted terapies’ nel carcinoma renale avanzato non è completamente validato. In particolare la sua correlazione con endpoint clinici di efficacia quali la PFS e l’OS non è a tutt’oggi completamente definita. Gli autori hanno condotto una ‘pooled analysis’ che ha considerato oltre 4.300 pazienti che avevano ricevuto differenti agenti biologici quali sunitinib, sorafenib, axitinib, bevacizumab e temsirolimus. Lo scopo primario dello studio era di valutare il ruolo prognostico della precoce regressione obiettiva tumorale. Lo studio presenta alcuni limiti quali l’analisi retrospettiva e non pre-pianificata, la popolazione eterogenea per caratteristiche cliniche e trattamento ricevuto. Dimostra tuttavia una correlazione positiva tra il ‘tumor shrinkage’ alla prima rivalutazione e un outcome più favorevole registrato in termini di più lunga PFS ed OS. Necessaria una validazione prospettica.
In Europa
Combinazione bevacizumab/erlotinib approvata in Europa per il tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC)
The European Commission approved bevacizumab (Avastin) in combination with erlotinib (Tarceva) as a frontline treatment for patients with unresectable advanced, metastatic, or recurrent EGFR-mutant non–small cell lung cancer (NSCLC).The approval was based on findings from the phase II JO25567 study, which showed a 46% reduction in the risk of progression or death with the combination versus single-agent erlotinib. The median progression-free survival (PFS) with the addition of bevacizumab was 16 versus 9.7 months with erlotinib alone (HR, 0.54; 95% CI, 0.36-0.79; P = .0015).“The combination of … (leggi tutto)
De Lorenzo confermato Presidente della Coalizione Europea dei Malati di Cancro (ECPC) per altri 3 anni
Il Prof. Francesco De Lorenzo, presidente della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), è stato confermato Presidente della European Cancer Patient Coalition (ECPC – www.ecpc.org), cui afferiscono oltre 400 associazioni di malati di cancro in tutta Europa. Insieme a lui sono stati eletti: Kathi Apostolidis (Dedidika, Grecia – Vice presidente); Jana Pelouchova (Diagnoza CL, Repubblica Greca – Segretario); Andrew Winterbottom (Fight Bladder Cancer, Regno Unito – Tesoriere); Szymon Chrostowski (Polish Cancer Patient Coalition, Polonia); Dan Cimpoeru (FABC, Romania); Natacha Bolanos (GEPAC, Spagna). Pietro Presti (Fondazione Edo and Elvo Tempia) è stato eletto Presidente dell’Audit Committee. La Presidenza del Prof. De Lorenzo è stata caratterizzata da una proficua collaborazione con il Parlamento e la Commissione Europea. Tra i risultati più importanti di questa sinergia la recente approvazione ad ampissima maggioranza del Parlamento Europeo degli emendamenti presentati dall’On. Gardini, su proposta ECPC, che introducono una valutazione a livello europeo di riferimento dell’efficacia comparativa dei nuovi medicinali, eliminando sprechi e inefficienze a livello nazionale. In coincidenza con l’insediamento del nuovo comitato esecutivo di ECPC, De Lorenzo ha ricevuto una lettera dal Commissario Europeo per la Salute e la Politica dei Consumatori, Vytenis Andriukaitis, in cui viene espressa piena condivisione di riferimento alla richiesta avanzata da ECPC per una sempre maggiore armonizzazione della procedura dell’Health Technology Assessment (HTA) a livello europeo.
Pillole dall’Aifa
10 giugno 2016 – AIFA aggiorna Algoritmo per l’approccio alla terapia del diabete mellito tipo 2 in collaborazione con SID e AMD
EVENTI FORMATIVI AIOM-SIAPEC-IAP 2016. VI Corso Nazionale
Roma, 15 giugno 2016 L’evento è stato accreditato per le seguenti figure professionali: MEDICO CHIRURGO (con riferimento alle discipline di ANATOMIA PATOLOGICA, GENETICA MEDICA, GINECOLOGIA E OSTETRICIA, FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA CLINICA, ONCOLOGIA), FARMACISTA (con riferimento alla disciplina DI FARMACIA OSPEDALIERA), BIOLOGO e TECNICO SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO. L’evento è riservato alle seguenti regioni: Abruzzo, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria. Ai primi 20 oncologi che invieranno la scheda di adesione saranno offerti iscrizione, viaggio ed eventuale soggiorno. Vi preghiamo di verificare se rientrate nei primi 20 iscritti telefonando alla Segreteria Organizzativa al numero 02.26683129.
EVENTI FORMATIVI AIOM-SIAPEC-IAP 2016. VI Corso Nazionale
Padova, 29 giugno 2016 L’evento è stato accreditato per le seguenti figure professionali: MEDICO CHIRURGO (con riferimento alle discipline di ANATOMIA PATOLOGICA, GENETICA MEDICA, GINECOLOGIA E OSTETRICIA, FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA CLINICA, ONCOLOGIA), FARMACISTA (con riferimento alla disciplina DI FARMACIA OSPEDALIERA), BIOLOGO e TECNICO SANITARIO DI LABORATORIO BIOMEDICO. L’evento è riservato alle seguenti regioni: Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige. Ai primi 20 oncologi che invieranno la scheda di adesione saranno offerti iscrizione, viaggio ed eventuale soggiorno. Vi preghiamo di verificare se rientrate nei primi 20 iscritti telefonando alla Segreteria Organizzativa al numero 02.26683129
Urbino, 20 – 23 settembre 2016 I Soci AIOM potranno usufruire della stessa quota d’iscrizione ridotta dei Soci GIC. Per maggiori informazioni http://gic.casaccia.enea.it
Editore: Intermedia s.r.l. – Via Malta 12/b, 25124 Brescia – tel. 030 226105 fax 030 2420472 – Reg. Trib. di Brescia n. 35/2001 del 2/7/2001 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Per consultare i numeri arretrati della newsletter clicca qui: archivio Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca qui: AIOM news RIMUOVI